Breve Storia (giugno 2006 – agosto 2007) della “DEBACLE POLITICA” del Movimento di “RINASCITA” di Pachino

Breve Storia (giugno 2006 – agosto 2007) della “DEBACLE POLITICA” del Movimento di “RINASCITA” di Pachino:
Vinte le elezioni il 27 giugno 2006, “Rinascita” ebbe assegnati i seguenti SEI consiglieri comunali:
1- Borgh Giuseppe, voti n. 225;
2- Di Pietro Corrado, voti n. 205;
3- Massimo Agricola voti n. 170;
4- Blundo Salvatore, voti n. 150;
5- Gambuzza Giuseppe voti n. 130;
6- Baglivo Santa, voti n. 114.
Il 10 Luglio, ambasciatore il consigliere Giuseppe Borgh ed Gruppo a lui vicino (“Area Verde”), espressamente progettò e realizzò l’ingresso di Roberto Bruno e dei DS nella Coalizione, imponendo al Sindaco di contravvenire agli impegni politici assunti in campagna elettorale, cioè di non allargare la maggioranza a partiti politici che avevano lottato contro la maggioranza creatasi con l’apertura delle schede elettorali…!!!
Fu così che Presidente del Consiglio Comunale fu eletto il Consigliere BLUNDO Salvatore (leader indiscusso di “Rinascita”) e Vice-Presidente il neo-acquisto Consigliere DS Dott. Roberto Bruno.
Già l’8 agosto (fonte “La Sicilia” sulla relazione del Consiglio Comunale di qualche giorno prima…) nell’interno del Movimento esplodevano i germi che avevano covato durante il periodo elettorale e la “DISCORDIA” fece sì che i TRE consiglieri comunali recalcitranti, pensavano già di lasciare il Movimento.
Nel mese di Ottobre (fonte “Il Giornale di Sicilia”) “RINASCITA” dimezza la sua forza politica a tre consiglieri perché due Consiglieri abbandonano “RINASCITA”, senza fornire all’esterno del Movimento ed alla Città una soddisfacente motivazione politica, per collocarsi a Destra nel Movimento ’MPA”, Massimo Agricola si rese indipendente.
Il Gruppo storico di “Rinascita”, nella seduta tenutasi nel Palazzo di Città dell’Ufficio politico della coalizione (vedasi verbale della seduta de quo), PRETESE ED OTTENNE L’ESPULSIONE DEI FUORIUSCITI (DI PIETRO “zio” e BORGH “nipote”) perché collocatisi fuori dalla Colazione di Centro-Sinistra. (Sono curioso di sentir parlare il Consigliere Comunale Borgh)
L’implosione del Movimento è chiara ed evidente a tutti ma, fermi nella loro determinazione distruttiva, si accaparrano della gestione della “Refezione Scolastica” ricevendo dalla Ditta vincitrice dell’appalto assegnazioni di posti di lavoro e forniture di generi alimentari a familiari di “Rinascita” (vedasi a tal proposito sono le pubbliche denunce fatte dalla “Margherita” di Michelangelo Blandizzi). Quest’ultimo, in una seduta politica, rinunciava ad avere un assessore aggiuntivo e lasciava libero il Sindaco di scegliere la via più conveniente alla coalizione.
Rinascita, dopo aver preteso la revoca degli Assessori “Giuliano” e “Tumminello”, favorì la nomina di propri uomini di “RINASCITA” e quindi si ingrassò di due assessori, di cui uno in prima persona (“Berretta”) ed una in contro proprio.
Contemporaneamente si assegna l’Assessorato al DS Salvatore BORGH in sostituzione del “VERDE”, assessore dimissionario “Amenta”.
Malgrado il totale accaparramento delle posizioni di maggior potere e di posti di governo e sottogoverno, nulla vogliono cedere al consigliere comunale Massimo Agricola che continua ad appoggiare individualmente il Sindaco Campisi che non ha possibilità alcuna di assegnare alcuna posizione per espressa imposizione di “Rinascita”.
I Consiglieri comunali di “Rinascita” continuano a tramare all’interno della coalizione pretendendo che il Sindaco non deve nominare né Dirigenti, né Funzionari, né Vicari se prima il tutto non venga discusso o all’Ufficio politico o alla riunione di maggioranza (composta di tutti i partiti + consiglieri comunali di maggioranza) della residua coalizione forte di 11 consiglieri comunali (di cui il consigliere dei DS è stato aggiunto in corso d’opera); in effetti i consiglieri comunali di maggioranza sono solo 10 a causa della suddetta estromissione dei fuoriusciti da “Rinascita”.
I margheritini “Blandizzi-Petralito”, non riuscendo a deglutire l’allargamento a dismisura della forza di “Rinascita” ed Associati (SDI e DS, vicini ad “AREAVerde”) tramano la sfiducia al Presidente del C.C., ritenendolo colpevole della proposta di rinuncia all’Assessorato della Margherita fatto da Blandizzi e, nel dicembre 2006, scoppia in C.C. una bailamme infernale con accuse reciproche di trame politiche di sfiducia tessute in casa del Dott. Petralito ed altri.
Raggiunti gli scopi prefissatisi (di arrembaggio delle pozioni istituzionali) Rinascita, adesso, per completare i loro progetti, devono ridurre all’impotenza il Sindaco che pretenderebbe di guidare la macchina amministrativa utilizzando le prerogative che la legge gli riserva, quindi mettono campo il tema della “COLLEGIALITA’” delle decisioni per spogliare il Capo dell’Amministrazione delle sue prerogative e gli sottopongono un documento “DIKTAT” nel quale gli vogliono imporre di smantellare il “fortilizio” tecnico-professionale formato da alcuni Dirigenti del Comune oltre ai due esperti personali del Sindaco, esterni all’amministrazione ma di fiducia del 1° cittadino.
Essi, nei fatti, vorrebbero, pretenderebbero ed imporrebbero che lo “STAFF” del Sindaco fosse “un organo politico” e non tecnico con ciò snaturando i Regolamenti comunali e le leggi vigenti in materia.
Il Sindaco però sa che, dopo aver dato tutto ciò che poteva dare, concedendo oltremisura, non può accondiscendere alle loro imposizioni sotto il ricatto della “CRISI POLITICA E AMMINISTRATIVA” che hanno attuato nei fatti perché il loro interesse è solo quello di occupare posizioni per sè e per propri adepti, siano essi familiari, siano essi terzi.
La crisi si innesta perché il Sindaco “… non ha voluto firmare …” il documento di RESA ai partiti politici e gli assessori-traditori della fiducia del Sindaco che si dimettono tutti insieme lasciando solo il Sindaco che è costretto a supportare tutte le carenze amministrative e tecniche che hanno lasciato nella fretta della fuga (a tal proposito basta ricordare, uno per tutto, che la bozza di bilancio lasciata dall’Assessore al Bilancio riporta uno sbilancio di quasi 2,6 milioni di Euro).
RINASCITA di Pachino imbastisce la proposta di sfiducia insieme a coloro che ha sbattuto fuori dalla coalizione di maggioranza di ottobre 2006 (intendo i due consiglieri comunali dell’MPA: Borgh e Di Pietro – “mai dire mai in politica”) ma non gli riesce per svariati motivi che non sto qui a spiegare perché sarebbe troppo lungo…!!!
Non contenti del logorio prodotto nel tessuto sociale e politico della Città, fatta prima con l’amministrazione Latino, interrotto tragicamente con l’Amministrazione Adamo, portato a buon fine con l’Amministrazione Barone, continuano diabolicamente col Sindaco Campisi.
Tutto ciò, sinteticamente, sono i passi più importanti dell’attività politica di Rinascita che, fuori dalla stanza dei bottoni per propria colpa insieme alla “Margherita” di Blandizzi-Petralito, allo “SDI” di Giuseppe Viola, del “DS” Roberto Bruno, nonché dell’”MPA” Borgh e Di Pietro è implosa e vorrebbe verificare se è sempre valido il detto:
“ MUORE SANSONE (“Rinascita”) CON TUTTI I FILISTEI (“Cittadini di Pachino”)”.

Giuseppe Cambareri
(comp. Staff Sindaco)
Pubblicata da: Giuseppe Cambareri il 16-09-2007 00:45 in Comunicati

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