La morale "intermittente"

Volano da giorni, con scialo di punti esclamativi, parole pesanti -”scandalo”, “spreco”- contro la nomina del primo esperto da parte del Sindaco Bonaiuto.

Ad utilizzarle, in particolare, è il consigliere eletto per il Progetto Pachino che, non pago del primo affondo di domenica, affida al Giornale di Sicilia (e a chi se no?) di ieri un secondo trancio di espressioni nelle quali affonda i colpi contro Rinascita, accusata di “tacere” su questa determinazione del primo cittadino a fronte di quello, che a suo dire, sarebbe stato ben altro atteggiamento del nostro movimento in consimili fattispecie.

E’ già assai indicativo che, come quei bimbi che rimproverano la mamma per non riuscire a vedersela direttamente con il fratello maggiore per le sue presunte prepotenze, il consigliere in questione -con tanti partiti, e grossi!, a disposizione- se la prenda -appunto- non tanto con il Sindaco, ma con il silenzio di “mamma Rinascita”, che pure (non più di un mese fa) era stata paragonata alla Croce Rossa.

Lusingati per l’accresciuta considerazione nei nostri confronti, non possiamo fare a meno di notare che ci deve essere, forse, un cenno di complesso d’inferiorità in un simile atteggiamento che vede il nostro Movimento additato anche per i suoi silenzi.

In realtà, non si può che ripetersi ribadendo quanto, anche personalmente, il nostro coordinamento disse quando -a nominare esperti- fu il Sindaco Campisi: la bontà o meno nella scelta di un esperto non si misura certo a priori nè, men che meno, dal numero di soggetti, attivi in politica, che hanno fatto o fanno parte del suo stato di famiglia, per quanto “dinastico” esso possa essere.

Come per ogni consulenza o contratto d’opera la valutazione va fatta a posteriori, raffrontando i costi sostenuti con i benefici ottenuti. E, alla fine, considerando se non sia il caso di sospendere -in tutto o in parte- la corresponsione dei corrispettivi in caso di risultati lacunosi o, quanto meno, non giustificanti i costi sostenuti dalle casse comunali.

Valutazione a posteriori che, come ci ha ricordato oggi il consigliere “progettista”, i consiglieri di Rinascita fecero -con critica serrata- nella passata legislatura, ma che invano abbiamo aspettato facesse, in quello stesso frangente, il predetto consigliere (allora come oggi del PD, almeno crediamo), che però in quel tempo sedeva da vice presidente e, quindi, qualcosina poteva rischiare mettendosi contro un Sindaco e la sua simil-maggioranza…

Eppure, anche allora “ballavano” legami forti di tipo famigliare con consiglieri comunali eletti, come quelli che “scandalizzano” -a priori- quel consigliere di oggi e d’allora…

Consigliere che ha avuto da ridire persino sulla nomina di un’altro esperto, a totale titolo gratuito (ma provocante inspiegabili titoloni sui giornali non meno della precedente), nella persona dell’ex assessore arch. Peppe Gambuzza: nomina “sospettata” dal suddetto censore ad intermittenza di essere un viatico alla spartizione delle poltrone assessoriali con l’assegnazione di una di esse a Rinascita.

Prendiamo atto che, quando il candidato Rotta Emanuele assegnò un assessorato -invero potenziale, ma molto più saldo e reale di quello che Rinascita avrebbe “prenotato” con l’esperto “aggratisse”- ad un esponente-fondatore del Progetto Pachino, egli non pose in essere un atto di efficacia “lottizzatoria” o “spartitoria”, ma un atto dovuto alla “superiorità morale ed antropologica” che, con indefessa e stucchevole costanza, da anni viene spacciata a piene mani.

Ribadiamo, quindi, il caldo invito a non moraleggiare troppo sulla pelle degli altri: qualcuno, in questa Città, ha saputo conservare una esatta memoria dei fatti.
Pubblicata da: Rinascita Di Pachino il 22-07-2009 09:26 in Comunicati

Lascia il tuo commento
A proposito di morale ad intermittenza.

Constato con qualche stupore come il livore, l’invidia astiosa e maligna della manina che si annida dietro l’anonimo comunicato di Rinascita, continui ad infestare a larghe mani queste prime settimane post elettorali. Peccato che proprio l’ex coordinatore del movimento pochi giorni or sono e dalle colonne di questo portale abbia invocato la pax politica! Il livore da parte dell’anonimo soggetto che non ha firmato il comunicato, è talmente accecante da non fare vedere le cose per come stanno, per cui mi corre l’obbligo dare le dovute precisazioni alle inezie di cui il precedente comunicato è colmo.
Evidentemente l’estensore del comunicato è vittima del berluconismo visto che vede annidare complotti ovunque soffrendo oltremodo di manie di persecuzione. Così parrebbe infatti alludere quando fa riferimento al “secondo trancio di espressioni” affidate al Giornale di Sicilia “e a chi se no?”, ignorando due fattori: in democrazia e nella libertà di stampa i giornalisti pongono domande e l’intervistato risponde. Nella fattispecie il corrispondente del GdS ha posto delle domande ed io ho semplicemente risposto. Temendo però reazioni allusive (come è puntualmente avvenuto), mi sono presto prodigato a diramare sull’argomento un comunicato stampa che ha avuto spazio nelle altre testate giornalistiche.
Difetta però evidentemente all’estensore del comunicato una certa lucidità nel leggere correttamente i comunicati stampa e le interviste sui giornali, visto che si sente perseguitato dallo scrivente: la forte critica da me mossa per la nomina di un esperto (di cui leggendo la determina non si è capita bene la funzione che dovrebbe svolgere) lautamente pagata con denaro pubblico è in primo luogo rivolta al Sindaco Bonaiuto, il quale in questo modo non ha fatto altro che instaurare quel particolare rapporto personale sindaco/consigliere che tanto funesto è stato nelle precedenti amministrazioni. E questo, egr. “difensore” di Rinascita, è un fatto incontrovertibile! Che poi tale nomina venga retribuita a 3.500 € mensili è cosa altrettanto incontrovertibile, e le somme sono impegnate nel bilancio comunale. Ma cosa dovrebbe svolgere nel preciso l’esperto in questione? Coordinare i rapporti politici presso l’Ufficio del Gabinetto del Sindaco (come si legge nella determina): questo prefigura soltanto il “l’elargizione” di un obolo da parte del Sindaco per tentare di far quadrare il cerchio in vista della prossima elezione del presidente del consiglio comunale, da lui promessa ad un consigliere “devoto” che fra il primo e secondo turno della campagna elettorale gli ha reso i propri servigi. Ed anche in ciò si intravede un rapporto personale sindaco/consigliere comunale, in barba alla collegialità politica tanto sbandierata durante la campagna elettorale.
Altro fatto incontrovertibile è che la tanto razionalizzazione della spesa pubblica per cui la coalizione Bonaiuto si strappava le vesti in campagna elettorale (vedi voce “Risanamento” del programma) è solo una vuota formula propagandistica, visto che uno dei primi provvedimenti assunti è stato quello di impegnare la somma di 3.500 € mensili (per tre mesi) a favore del neo-esperto/coordinatore dei rapporti politici. Altrettanto incontrovertibile è che nella fattispecie il neo-esperto/coordinatore dei rapporti politici sia padre di un consigliere comunale, ed anche ciò è in perfetta sintonia con le funeste abitudini delle precedenti amministrazioni!
Infine, sempre per rimanere nell’ambito dei fatti incontrovertibili, Rinascita, come l’MPA (altrettanto da me tirata in ballo sia nell’intervento nei giornali che nel comunicato stampa, cosa che l’estensore non è riuscito a leggere) sono stati a ragione contrari alle nomine di esperti e consulenti compiute dal precedente sindaco: come è incontrovertibile il fatto che oggi, solo per ragione, diciamo, di opportunità politica (o opportunismo politico) queste medesime forze politiche tacciono in religioso silenzio. Forse perché, capito l’andazzo dei rapporti che Bonaiuto ha instaurato, sono alla ricerca di “legittima” visibilità, per cui è bene stare zitti e presentarsi a battere cassa come hanno già fatto altri Vs colleghi di maggioranza.
Non entro nel merito della valutazione sui risultati conseguiti dalle consulenze, sia perché ovviamente a pochi giorni non si possono vedere risultati, sia perché ciò significherebbe entrare in una antipatica valutazione personale sulla quale non mi arrischio per correttezza di rapporti che ho con le persone in questione, ai quali sono legato oltremodo da amicizia. Valuto, però, e negativamente, la portata politica di tali nomine. E su questo non permetto a nessuno, e men che meno all’ignoto “difensore” di Rinascita estensore del comunicato di cui sopra, di mettermi il bavaglio, visto il ruolo di consigliere di opposizione a cui sono chiamato.
Ricordo inoltre al compilatore del comunicato, il quale nella foga di dissimulare la realtà scorda (o volutamente omette) fatti, comportamenti e azioni documentate ed incontrovertibili, che il sottoscritto durante la precedente amministrazione ha svolto sempre il proprio ruolo di opposizione sino in fondo. Ne sono testimonianza le decine e decine di articoli contrari all’ex amministrazione, le decine di interrogazioni e interpellanze presentate, il comportamento sempre coerente e lineare in aula e sino alla triplice promozione e voto delle tre mozioni di sfiducia intentate nei confronti dell’ex Sindaco. La mia unica “colpa”, agli occhi del redattore, è stata evidentemente quella di non seguire le indicazioni del proprio movimento politico nello svolgimento dell’attività di opposizione, ma di rivendicare una linearità politica mia e del partito al quale mi vanto di appartenere e che mi ha portato in qualche circostanza a valutare positivamente alcuni provvedimenti promossi dall’ex amministrazione, come ad esempio il progetto di metanizzazione della città, che tanto il Suo movimento voleva venisse bocciato solo per creare un danno all’amministrazione, e senza tenere conto che in realtà il danno sarebbe stato per l’intera città!
Ricordo la difesa appassionata e convinta svolta sempre dallo scrivente in favore delle istituzioni cittadine, allorché le due più alte cariche della città del tempo (sindaco e presidente del consiglio) litigavano furiosamente persino dentro il Consiglio comunale, con argomenti sui quali per carità di patria è meglio sorvolare! Rigetto quindi sdegnosamente al mittente le meschine allusioni.
Come rammento al mio interlocutore la difesa dell’allora Presidente dal maldestro tentativo di impeachment imbastita dall’ex maggioranza di Campisi, seduta che tra l’altro ho presieduto personalmente. Egr. Signore, se intende cercare la pagliuzza nei miei occhi (che non c’è), guardi piuttosto le enormi travi che vi sono nella coalizione del sindaco Bonaiuto, alla quale Lei appartiene. Si guardi in casa Sua, e certamente troverà campioni di coerenza che fino alla terza mozione di sfiducia sono stati a fianco dell’ex sindaco!
Tanto mi era dovuto per onore alla verità e nei confronti di insinuazioni che certamente non giovano ai rapporti politici, figurarsi a quelli personali.

Cordialità, dott. Roberto Bruno
Consigliere comunale di Progetto Pachino – Partito Democratico

esatta memoria dei fatti.


se vogliamo conservare e rendere onore alla verità l'esatta memoria dei fatti l'osservazione contestuale configura una realtà dove si erge indistintamente la solita ed unica propensione di tutti: farsi i fatti propri.

Usare la politica per fini esclusivamente personali, eccellere nel familismo amorale che contraddistingue le fazioni di ogni provenienza ed appartenenza post ideologica...è il nuovo gioco che coinvolge tutto e tutti...

L'esatta memoria dei fatti ci dice che nessuno si può ergere a difensire della morale, neanche coloro che questa parolina ci hanno fatto un movimento e chiamando addirittura la loro associazione Etica...
Le abbiamo viste le tristi evoluzioni di nani pupi e ballerine...e dove credevamo ci fossero principi validi e sostenuti dalla cultura ci siamo trovati a fare paripatti e paci con gli ex fascisti di A.N.

Percorrendo, dopo anni, lo stesso percorso che investi l'intellettuale più poppolare di Pachino che per anni è stato incarnato dalla pietosa figura del signor Nuzzo Neri...

Infatti bisogna sapere che nel lontano 1994-95 lo stesso inetellettuale, deluso dalla sinistra, si fece fare la tessera nel circolo locale di A.N. Badate che scrivo queste cose perchè la notizia ebbe un risalto a livello nazionale e perchè l'evento politico venne pubblicato nel Corriere della Sera.
Ora, considerato che nei suoi scritti, all'uomo politico dedicate, non tengono conto di questo frangente storico..posso affermare con totale sicurezza che lo stesso e poco informato su fatti che dovrebbe conoscere a menadito...

Per questo contesto vivamente al consigliere della piana l'inclusione della sigla partito democratico...insieme a quello del progetto Pachino...

Lo dico con ragione e con fatti che posso dimostrare poichè avendo avuto modo di confrontarmi con l'On De Benedicitis,su facebook, sulla questione Pachino e Portopalo, con mio sommo gaudio ho verificato che lo stesso De Benedictis considera questa operazione( su Pachino e Portopalo) come frutto di un consociativismo di marca Vinciullo-granatiana-Bono con la chiusura nel lato sinistro da parte del solito Marziano..e che viene considerara a ragione come alla svendita di quanto di sinistra possa essere rimasto in questi personaggi che ad ogni occaasione esprimono e spandono come concime nel campo il loro velenoso livore...
Evidentemente i nostri eroi non si rendono conto, ammorbati dal brodo primordiale della appartenenza di gruppo, che fanno parte, oramai, di un tipo di "cuccìa" di nuova marca...

progetto pachino e partito democratico,
io dico, sono due cose che si escludono a vicenda che fanno a cazzotti con il sentire comune e introducono una contraddizione di cui ovviamente non chiederemo al consigliere di sciogliere il nodo, che, ovviamente, non potrà mai sciogliere.

saluti salati, Spiros
Sgomberiamo il campo da un primo argomento -leggermente falso- sollevato dai primi due commentatori: quello relativo al supposto "anonimato" del comunicato di Rinascita.

Anonimato inesistente: il pensiero che vi viene espresso è quello del gruppo di coordinamento, con il quale l'estensore del pezzo si è dapprima confrontato per poi, buttata giù una bozza, ripresentarla al Coordinatore e verificare se essa rispondesse al pensiero espresso dal gruppo.

L'estensore del pezzo -e questo lo hanno capito benissimo i due primi commentatori che però si gingillano con il presunto anonimato- sono io, "di persona personalmente".

E' chiaro, però, che dovendo esprimere un pensiero che è del mio movimento e (non avendo voluto nè) non volendo mai scavalcare i ruoli e le competenze, non potevo postare da singolo, ma farlo rappresentando l'idea di un gruppo, e così: a. ho creato da tempo un profilo utente a nome Rinascita e b. l'ho utilizzato quando il Movimento, e non solo io, ha inteso esprimersi.

Mi è di conforto, in questo, il mancato intervento -a censura di potenziali abusi, che peraltro non vedo segnalati- del webmaster di questo sito, il quale deve aver ritenuto, evidentemente, corretto questo procedere. Che non nasconde dietro il nome di un Movimento anonimi di sorta, ma persone che si sono spese e si spendono in prima linea da anni senza mai nascondersi.

Chiarire questa ovvietà mi consente, peraltro, di evidenziare -a proposito di "livore"- che proprio il "tiro a Rinascita" (non "un complotto", ma uno sport praticato casa per casa, oltre che dal palco dei comizi elettorali), con il ricorso ad espressioni poco "inglesi" -come l'allusione ai suini o ai circoli del ramino o il sospetto di aver acquisito aliunde le proprie lauree- ed a veri e propri falsi (come la panzana dei sindaci "tutti sfiduciati da Rinascita" e la vigliaccata, sentita in almeno due cooperative, della presunta volontà di Rinascita di far fuori politicamente, a suo tempo e in tal modo, persino Mauro Adamo); il "tiro a Rinascita", insomma, è stata l'operazione per rendere "anonima" (nel senso di non riferita a persone concrete, con nome e cognome) la responsabilità politica (e non solo, come detto sopra, anche morale) di queste stesse persone, ed a non riferire direttamente a loro le espressioni sentite in campagna elettorale.

Se, quindi, di "livore" è lecito parlare per il comunicato che commentiamo, bisognerebbe indagare un po' meglio sulle cause del medesimo e su chi abbia dato inizio a che cosa.

In realtà, lungi dal voler "imbavagliare" qualcuno (cosa che non contraddistingue il nostro costume politico e personale), ci siamo limitati a dire quello che già da tempo si sapeva -e Roberto Bruno sapeva- sulla nostra posizione su queste problematiche e ad evidenziare che, in altre circostanze di questo genere (rapporti di parentele o affinità fra consiglieri ed esperti) altre volte non si è stati così precisi e chirurgici. Peraltro, a esprimerci siamo stati sollecitati proprio dal consigliere Bruno, il cui complessivo ruolo d'opposizione -allora come oggi- non ci sognamo neanche nè di contestare nè di minimizzare, essenziale com'è ad una sana -per quanto aspra- dialettica politica: è che allora, su questo tema, non disse nulla (e nessuno stette a sollecitarlo o a chiedere pubblicamente che si esprimesse).

Lo fece, mi sembra di capire, per il suo voler fare l'opposizione di allora in modo differenziato dalla nostra. Ne prendo atto e ritiro quanto insinuato a corredo: è doveroso farlo, come sarebbe doveroso prendere atto che quando uno intende collaborare a titolo gratuito con il Sindaco, come ha deciso di fare Peppe Gambuzza, non sempre c'è dietro un diabolico disegno di spartizione perseguito con scacchistica strategia d'occupazione di improbabili caselle.

Tre precisazioni, per finire.

1. Il comunicato di Rinascita esce il 21/7 sul sito del Movimento a commento dell'articolo del Giornale di Sicilia dello stesso 21 luglio appena trascorso.

Il pezzo cui allude Roberto Bruno -de la Sicilia- è del 22/7/2009.

2. Rinascita -con sorpresa, non sospetta, del Sindaco Campisi e contrarimente a quanto riferisce Roberto Bruno- ha votato a favore della metanizzazione.

3. Il sottoscritto non ha invocato alcuna "pax politica": l'irenismo non mi appartiene, la ragionevolezza si.

Mi sono limitato a ricordare -anche a me stesso- che la campagna elettorale è finita e che spacciare per volontà di Rinascita cose che -e si ammette!- non si sono mai sentite dalla voce rappresentativa di Rinascita è, appunto, persistere nella propaganda.

Quanto, poi, ai "gusti" dei giornali e dei giornalisti, se vivessi in Inghilterra -ma anche lì si stanno adeguando- mi sarei indignato da tempo: so di vivere in Italia, e ne sono contento, anche se questo comporta a volte un po' di obiettività in meno.

Saluti non livorosi
s.m.
Più di qualcuno ha saputo conservare una esatta memoria dei fatti.

Tra questi, senza superiorità morale ed antropologica, c'è anche il sottoscritto.

Esponente e co-fondatore del Progetto Pachino che ha sfiorato la vittoria alle elezioni.

Nominato tra gli assessori per un'appartenenza politica, legittima, io credo, relativa ad una parte dei sostenitori del candidato Rotta. Ovvero, la nomina della giunta rientra tra le prerogative del sindaco ma è indubbio che essa sia condizionata dalla composizione della coalizione.
E quando viene realizzata prima dei risultati elettorali è tutto tranne che lottizzatoria o spartitoria.
Credo di dovermi fermare su questo punto perché immagino sia abbastanza chiaro.

Come ritengo ancora più evidente e chiaro che, invece, stabilire incarichi e nomine, dopo le elezioni sulla scorta di determinate posizioni sia, invece, un mercanteggiamento della politica che non fa onore a nessuno. Nemmeno a noi che ne siamo estranei.
Tanto per fare un esempio, se si concede la presidenza del consiglio a chi ha tradito la propria coalizione, non si può certo dire che si stia operando nell'ambito dell'alta politica !!!!
Come pure mandare qualcuno per ore a fare anticamera al comune, per aspettare di essere nominato direttore generale (!!!!!!!!) e poi fargli sapere che ciò è impossibile, non è certamente operazione preparatoria di chissà quale svolta politico-amministrativa pachinese. Ma di questo si ha pudore (o forse vergogna) a parlarne. Giusto ?
Che esista una questione morale al comune di Pachino è tremendamente vero, nonostante le dichiarazioni invero piuttosto piccate.
Che la questione morale coinvolga tutti è pure vero, ma certamente all'amministrazione, oggi, e ieri, e l'altro ieri, non ci sono certo stato io (pregasi evitare di citare i miserrimi mesi 3,5 del sottoscritto) e le porcate si ripetono.

Ma come si può far passare così placidamente la nomina dell'esperto commerciale, come se fosse una questione normale. Non si è mai avuto a Pachino una figura simile e, tra l'altro, non se ne vede neppure la necessità.
E poi, con il comune che si arrabbatta tra stipendi non pagati agli impiegati e agli operai della Dusty, con quale coraggio si sperperano 3500 euro al mese, con le strade di Pachino peggio di Beirut e l'acquedotto che fa acqua da tutte le parti ?
Ma forse ci si fida del fatto che nessuno chiede il conto e quindi, evviva l'amministrazione allegra, un giorno qualcuno pagherà.
Come pure, colpisce, inevitabilmente, nonostante la difesa d'ufficio, dell'incarico ai servizi sociali di un architetto. Gambuzza lo considero un amico, ma non ne condivido la nomina.
Ma come, si nomina l'esperto al commercio perchè commercia motorini e macchine usate e si nomina un architetto ai servizi sociali ? Ecchecciazzecca ?
Mah, misteri della politica pachinese !!!

Comunque, ho iniziato a scrivere questo mio commento per un motivo ben preciso, quello della memoria dei fatti. e intendo rispettare la mia iniziale motivazione.
Sono almeno tre le cose che vorrei rispondere alla nota di Rinascita e alle precisazioni di Sebastiano Mallia.
E su ciò, chiedo a Sebastiano di fare, per un secondo, mente locale.

Non è forse vero che all'inizio dell'amministrazione Campisi fù messo un veto, proprio da Rinascita, unitamente ai suoi alleati, sulla nomina di Cambareri ?
Non è forse vero che io, personalmente di persona, vi sentii dire che stavate quasi per abbandonare l'amministrazione appositamente per quel motivo (c'erano delle vecchie ruggini, se non erro, tra diversi esponenti di Rinascita e l'esperto economico di Campisi) ?
Decisione che non prendeste per pudore, visto il troppo breve tempo intercorso tra elezione e prima crisi ?

Quindi non raccontate la barzelletta della valutazione a posteriori che non ci crede nessuno.

Una nomina, spesso, si valuta da subito, per i metodi utilizzati, per le motivazioni che la reggono e per l'immagine che trasmette. La valutazione a posteriori si farà a tempo debito, e sarà tecnica e politica, tecnica per valutare se si sono sperperati fondi pubblici, quando se ne poteva fare a meno (e se ne può fare a meno), politica per i benefici politici che genera, e su questo chiedo lumi (è una concessione a una persona, ad un deputato, a un partito del centrodestra o del centrosinistra, magari proprio il PD ?). Chissà se vedremo più chiaro ?

Sulla metanizzazione chiedo maggiore correttezza. Probabilmente Sebastiano non era ancora ritornato in piena attività politica, ma io ricordo benissimo la riunione estemporanea svoltasi all'esterno del consiglio comunale (e forse in qualche mio precedente commento ne ho pure fatto cenno). Ebbene in quella riunione si voleva bocciare la metanizzazione prevista nel piano triennale del sindaco Campisi, con la giustificazione che non dovevamo consentire quella vittoria amministrativa non solo al sindaco stesso, ma soprattutto al suo alleato dell'epoca, l'UDC.
Non sto a dire chi si dichiarava ferocemente contraria.
Dico che quelli che dissero che non si poteva bocciare la metanizzazione, così come invece avvenne per il project financing della discarica, furono i consiglieri dell'allora MPA Giuseppe Borgh e Corrado Di Pietro e i consiglieri del partito democratico Roberto Bruno e Salvatore Orlando.
E su questo, sono pronto ad affrontare tutte le prove di verità possibile, dalla macchina per la verità alla sfida a duello.
Poi, per evitare la magra figura, fu votata da tutti, ma il retroscena è quello che vi ho raccontato. A proposito di memoria e di fatti.

Una domanda, su quest'ultimo punto vorrei farla a Mallia, ma Rinascita è d'accordo, oggi, a fare il project financing per la discarica ?
e in cosa differirebbe, se fosse vero, tale progetto da quello proposto da Campisi ?
Ovviamente, dall'alto della mia supposta superiorità morale ed antropologica, ritengo che se ciò fosse vero ci troveremmo di fronte ad una operazione spregevole, sul piano politico ed anche umano, visto che su quella vicenda si sono decise le sorti di una amministrazione e di una città che ha subito un commissariamento tra i peggiori mai visti in sicilia.

Tanto per arricchire la memoria e i fatti.

Concludo dicendo che, a proposito di vigliaccate, mi ricordo benissimo un pomeriggio di porta a porta (non quello di Vespa), nei dintorni della scuola Brancati, dove i cittadini ci chiedevano conto e ragione dell'aumento della spazzatura perchè, a dire dei sostenitori del candidato avversario a Rotta, era stato proprio lui, quando era vicesindaco a firmare la delibera di aumento. Questo per dare il segnale di quanto fosse scaduta la competizione elettorale, che aveva assunto toni fin troppo ingiuriosi, oltre che palesemente falsi e bugiardi.

Dire che non si dovrebbe moraleggiare, a Pachino, se mi permettete, è immorale.
@ Saro Spinello

come vuoi, diciamo che questa responsabilità -nel caso specifico- se l'è assunta Piero Scala. Ma mi affianco volentieri a lui, nelle buona come nella cattiva sorte, come... sempre!

@ Turi Borgh

il mio accenno alla tua nomina non voleva alludere ad una tua "superiorità morale ed antropologica" o ad un tuo atteggiamento di questo tipo verso gli altri.

Volevo solamente dire che, legittimamente, Emanuele Rotta ti ha indicato assessore quale rappresentante di una forza politica, come -in futuro- Paolo Bonaiuto potrebbe farlo con chiunque di Rinascita o di altri gruppi della nostra coalizione.

Ho voluto, insomma, solo esasperare un tantino il concetto di logica spartitoria applicato a noi, chiedendomi se non fosse, per caso, stato adottato un criterio di perfezione assoluta che giustifica lo stesso tipo di operazione fatta, però, dalla vostra parte, che giustifica "moralmente" tale operazione.

Francamente, mi sfugge la differenza fra il prima ed il dopo le elezioni: basti dire che chi è indicato prima ha comunque il "posto" -scusate la brutalità- assicurato per almeno sei mesi.

Ciò detto, ribadisco la legittimità dell'assegnazione di assessorati alle forze politiche, da qualunque parte essa venga fatta: è giusto che chi s'impegna in politica possa esprimersi e spendersi anche nell'amministrazione cittadina.

Detto questo, mi trovo in grossissime difficoltà -accetto le battute!- quando devo parlare di "questione morale".

Interesserà a pochi, ma lo dico lo stesso: purtroppo, anni fa, sono stato contagiato da Vittorio Messori, dal suo modo di essere cattolico fuori dal coro del politicamente corretto che è, ahimè, di tanta Chiesa.

Prima di parlare di una questione morale nella politica, bisognerebbe parlare di una questione morale nella società, credo. Ma poi mi fermo, perchè so bene che c'è qualcosa che viene prima della morale: c'è una filosofia di vita, un principio "ontologico" -per me è espresso dalla fede cattolica- su cui qualsiasi morale si fonda.

Da qui il disagio: possiamo, in poche battute, e quando tutto ci divide (la visione del mondo, della storia, della realtà), darci una morale o imporla agli altri?

E' per questo che non mi esprimo: sono convinto che si perda tempo prezioso, senza provocare cambiamenti nè immediati nè nel lungo periodo.

E qui mi fermo per andare oltre.

Sull'esperto mi ripeto: giudico a posteriori il rapporto costi benefici.

Quanto, invece, a Peppe Gambuzza rammento che egli è stato assessore ai servizi sociali di questo comune per un anno: è, quindi, "esperto" per esperienza e tanto basta, se consideriamo anche il costo-zero. Potrà non piacere, ma c'è una logica: anche io faccio l'avvocato, ma avrei potuto fare l'esperto in quello stesso ramo: ho fatto volontariato per anni (nel mondo giovanile) ed ho rappresentato le associazioni del sociale nel CRAP per quasi due anni.

Detto questo rispondo alle domande fattemi.

1. Nessun veto alla nomina dell'esperto economico.

Semplicemente alcuni di noi -non io che non ero stato coinvolto nelle ruggini cui allude Turi- non volevano che egli fosse coinvolto nella campagna elettorale.

Voglio -al contrario- precisare che furono altre persone ad opporsi alla nomina e non quelle del gruppo storico di Rinascita. Tant'è che i rapporti arruginiti -mercè anche i buoni uffici di alcuni, come il papà di Mauro Adamo e Maria Valvo- vennero ristabiliti e ripresi.

Salvo poi guastarsi di nuovo, ma dopo un anno, come bene sa Turi Borgh.

Fu proprio in questa circostanza -quella della nomina- che ebbi a dire proprio a Roberto Bruno -fra gli altri- che l'operato degli esperti andava valutato a posteriori. La stessa cosa che io, e Rinascita, diciamo adesso.

Quanto al prima e dopo, le opinioni di Turi Borgh meritano rispetto: solo che non sono le nostre. Senza dire -cosa che è passata sotto il vostro silenzio- che un certo fastidio ci hanno creato i riferimenti alla "dinastie politiche": si stia certi che valuteremo tutto sui fatti e non certo sul curriculum genealogico.

Sulla metanizzazione, nulla posso dire sul retroscena raccontato da Salvatore non avendovi assistito; sto a quello che ho visto: il voto favorevole anche di Rinascita che, dando per vero quello che dice T. Borgh, comunque si sarebbe ricreduta nell'interesse della Città.

Sul project financing per la discarica è bene intendersi, una volta per tutte: siamo stati e siamo contrari alle ipoteche decennali sul territorio, come era quella voluta da Campisi e da Nino Iacono e, da ultimo a quanto pare (vi siete ricreduti?), da voi.

Presentando il programma, abbiamo detto che la crescita della discarica va programmata, ma con criteri di gradualità: era controproducente, in tempi di emergenza rifiuti e di precettazioni prefettizie, dar vita ad una mega-discarica che attraesse il conferimento dei paesi (o delle Regioni) vicini. Mi ripeto, avete voluto anche voi il finanziamento con la BCC per un parziale ampliamento: ampliamento di cui -ci accorgiamo grazie all'interessamento del Sindaco Bonaiuto- non è stato dato alcun seguito.

E' riduttivo e semplicistico, quindi, dire che siamo contrati al project financing: c'è project financing e project financing, come c'è allargamento ed allargamento della discarica. Se e quando verrà proposto lo valuteremo.

Infine, le vigliaccate.

Se questo su Manuele è stato detto concordo con te: è falso e va stigmatizzato chi lo dice.

Diciamo però che la campagna elettorale è finita. E' stata una delle più dure di questi anni ma, concedimi di dirlo, anche una delle più esaltanti: da anni non si vedeva tanta gente in Piazza ai comizi, frutto di una mobilitazione di cui va dato atto a tutti, vincitori e sconfitti.

Nulla -nel reale- è tutto bianco o tutto nero: assieme alle intemperanze ed alle falsità abbiamo assistito a momenti di confronto anche sui problemi. Accade anche adesso ma con lo strascico di un esito elettorale che ci sta portando un po' tutti a "trascinare" la campagna elettorale oltre la sua conclusione.

Niente irenismi -mi ripeto- ma ragionevolezza: si è aperta una nuova fase politica in cui ognuno deve fare la sua parte, di maggiornza ed opposizione: i luoghi comuni che servivano a vincere vanno lasciati al passato.

Anche perchè, permettetemi la battuta, ad alcuni non sono serviti troppo!

Cordialità,
s.m.
Salve a tutti,
volevo intervenire in questo dibattito solo per fare una precisazione. Consentitemi però di fare prima una premessa: non voglio tirare in ballo argomenti riguardanti la "questione morale" il "mercato delle poltrone", etc. non voglio e non potrei nemmeno farlo dato che non conosco le vicende da cui partono le accuse di spreco, di scandalo e così via.

Fatta la premessa volevo suggerire all'avv. Mallia che sostiene "come per ogni consulenza o contratto d’opera la valutazione va fatta a posteriori, raffrontando i costi sostenuti con i benefici ottenuti", nonchè agli altri amici intervenuti, di prestare la dovuta, e sottolineo dovuta, attenzione anche ai criteri di nomina. Le regole di buona amministrazione impongono che le nomine siano fatte in base ai meriti e che il compenso sia adeguato al valore e all'entità delle prestazioni che si richiedono. Per cui se i consulenti hanno un cv adeguato all'incarico assegnato e al valore attribuito (e non tocca certo a me dirlo) qualsiasi polemica non ha ragion d'essere, a meno che si tratti di opportunità politica, e le accuse sono solo causa di avvelenamento del clima politico e dei rapporti anche personali.

Ci tenevo solo a sottolineare il discorso dei criteri di nomina sinceramente non perchè particolarmente interessato al caso in questione, ma perchè non vorrei che passasse l'idea comune (sempre più in voga in tutta Italia) che un sindaco, un assessore o un non so chi possa nominare chiunque voglia e pagarlo più o meno quanto voglia in attesa di un giudizio a posteriori. La corte dei conti si è espressa più volte su questo punto e le sentenze sulle nomine dei consulenti da parte della Moratti o di Rutelli penso siano ormai arcinote. Il giudizio a posteriori è un momento successivo e diverso rispetto dalla nomina, per la quale valgono criteri diversi.

cordiali saluti
@ Emanuele Gennuso,

l'obiezione è pertinente e merita, quindi, una risposta precisa.

La nomina di Giorgio Giliberto -se orientata alla funzione di consulenza nel settore commerciale- dovrebbe investire una figura che, aldilà delle competenze teoriche, ha sicuramente una pluriennale esperienza nel settore. Esperienza che, sicuramente, io non mi sogno neanche di mettere in discussione nè per esaltarla nè per minimizzarla: vedremo se servirà e ne sarà valsa la pena.

Anche perchè -rispettoso certamente di quanto afferma Emanuele Gennuso e dei precedenti a cui egli accenna- resto della mia idea di fondo: la valutazione va fatta a posteriori. Specie in assenza -o penuria o indisponibilità- di esperti teorici.

Il problema che si pone non è però così scontato: mi sovviene, in particolare, un precedente che (per motivi professionali) ebbi ad approfondire ad Ispica.

Il Comune di Scicli si dotò di un apposito regolamento -con tanto di valutazione ed espressione di punteggi- per dar vita alla nomina non di un esperto (nomina altamente discrezionale e fiduciaria del primo cittadino), bensì di un posto di direttore della farmacia comunale.

Tempo dopo la nomina -sostitutiva peraltro, in attesa del ritorno (mai avvenuto) della titolare- avvenne, ma il regolamento -di fatto- non venne rispettato in quanto, secondo le norme ivi trascritte, avrebbe dovuto essere nominato un farmacista piuttosto che un'altro.

Il Giudice del lavoro del primo grado ci diede ragione (sostenenvamo la tesi di chi, per regolamento, avrebbe dovuto essere nominato), ma la Corte d'Appello ha ribaltato l'esito affermando che -nell'adottare la deliberazione di nomina "incriminata"- legittimamente l'amministrazione aveva adottato un'altro percorso sul quale il regolamento non doveva dirsi influente....

Come si può vedere, anche l'efficacia vincolante dei regolamenti è opinabile!

Il tutto per dire che da anni -nella gestione della p.a.- ci barcameniamo da una mentalità iperpubblicistica -sia pure con i suoi vantaggi- ad una mentalità ipercontrattulistico-privatistica, che ha senz'altro i suoi punti oscuri. Come prova l'incerto incedere dello spoil system all'americana nel nostro Paese.

Cordialità
s.m.