Vogliamo proporre. il seguente articolo, perchè nostro malgrado abbiamo constatato che non è stato mensionato, nelle informazioni date ai cittadini.
Oggi ci troviamo insieme per commemorare degli esseri umani che rimarranno sempre ignoti, di cui conosciamo solo la nazione di provenienza… deceduti nella speranza di raggiungere la nostra terra… per sottrarsi ai pericoli della guerra… della fame… per la sopravvivenza.
Certo è, che, il problema dell’immigrazione clandestina è reale ed evidente, ciò non ci deve fare rimanere immobili, di fronte al dramma che vivono queste persone.
Visto che lo scrivente per conto del Comune di Pachino, e l’Associazione ANOPAS siamo sempre impegnati nella assistenza dei profughi appena sbarcati e nel trasporto successivamente al Centro di Accoglienza abbiamo avuto modo di assistere al disagio e alla disperazione che si legge negli occhi di coloro che riescono ad approdare sulle nostre coste.
In occasione del drammatico sbarco nelle zone costiere fra Marzamemi, San Lorenzo e Vendicari, ci siamo imbattuti in un gruppo di sopravvissuti… bagnati fradici, infreddoliti, con gli occhi sbarrati, avvolti in un telo argentato, seduti a terra con lo sguardo assente, sicuramente dopo aver vissuto, l’orrore della scomparsa in mare, dei loro compagni… non avevano la forza di alzarsi.
Erano in un evidente stato confusionale, tanto che uno di loro continuava a dire… qui Milano?…
Dove duomo?... io amico Milano…
Abbiamo fatto fatica a convincerli di cambiarsi gli abiti bagnati.
Ma ciò che mi ha colpito di più, è stato, la risposta che ho avuto da uno di loro che conosceva appena l’italiano… Ci siamo avventurati in questo viaggio, perché non avevamo più speranze nel nostro paese… e alla sicura morte abbiamo preferito affrontare questo con la speranza di farcela.
Fatti salire sul pulmino, qualcuno piangeva, altri sono rimasti in silenzio, come se non volessero accettare la realtà… forse si chiedevano che fine avevano fatto gli altri… quasi volessero chiederlo a noi… sperando di avere una risposta di conforto…
Dopo essersi addossati le coperte esistenti sul mezzo… sopraffatti dalla fatica si sono addormentati.
Arrivati a Cassibile sono scesi ordinatamente e si sono sottoposti alla perquisizione delle forze dell’ordine, nel frattempo si erano radunati alcuni ospiti del Centro, e dietro le sbarre fissavano i nuovi arrivati, con la speranza di riconoscere qualcuno.
Al ritorno mi sono posto queste domande: - Perché questa gente sceglie il nostro paese?... Cosa pensano di trovare da noi?... Cosa possiamo fare per aiutarli?... Che fine faranno queste persone?...
Sono domande a cui bisogna dare delle risposte…
Ed allora ben vengano queste iniziative, che nascono dalla voglia di fare qualcosa… di essere utili… di trovare delle soluzioni..
Durante la nostra esperienza, di soccorritori, abbiamo constatato, che quando arrivano sono impauriti… cercano aiuto… c comprensione… vorrebbero comunicarci la loro tristezza… con sguardi interrogativi per capire cosa li aspetta nel nostro paese.
In taluni momenti siamo riusciti a comunicare con loro, mediante l’unico mezzo a nostra disposizione… La solidarietà umana… cercano affetto… si sentono abbandonati a loro stessi… tante volte raccontano i loro drammi… cercando di farsi capire… accettano qualunque cosa gli offri… sono confusi!.
Ci sono anche casi di profughi che a seconda quello che gli hanno raccomandato alla loro partenza, si chiudono in un mutismo continuo… è come se recitassero una parte già studiata.
Loro non hanno colpa… bisognerebbe combattere alla fonte, l’emergenza degli esodi… e delle immigrazioni clandestine.
Oggi tutte le realtà associative di Pachino si sono uniti nella preghiera, con le varie comunità religiose, la cattolica, la valdese… l’islamica… e commemorare questi poveri morti sensibilizzando i cittadini ad essere più partecipi, condividere le sofferenze di quei genitori che invano attendono notizie dei loro cari… e, non avranno nessuna risposta.
Queste esperienze toccanti hanno fatto breccia nelle coscienze dei volontari di Pachino… di tutti i cittadini, studenti e coloro che sentono il bisogno di aiutare gli altri.
Pubblicata da:
Anopas Pachino il 25-11-2007 11:34 in
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