Secondo la Cia gli italiani spendono di più per telefonare con i cellulari di quanto non facciano per acquistare frutta e verdura. Cambiano le priorità nei consumi e gli agricoltori sono sempre più in crisi.
I prezzi al campo, di frutta e verdura, continuano ad essere bassi anche se i consumatori non possono accorgersene, infatti la flessione del prodotto all’origine non incide in nessun modo sul prezzo al dettaglio che rimane invariato, quindi alto.
Probabilmente, è proprio l’alto costo dell’ortofrutta tra le cause principali del crollo dei consumi di settore.
Ma il problema è sicuramente più complesso, infatti stanno cambiando radicalmente le abitudini consumistiche degli italiani che spendono diversamente rispetto a qualche tempo fa e hanno cambiato l’ordine delle priorità della loro spesa.
Ma gli italiani preferiscono avere il frigo pieno o telefonare?
Numeri alla mano, non sembrano esserci dubbi: la spesa per alimenti, generalmente, pesa nelle loro tasche meno dei costi legati al traffico da telefonia fissa e mobile.
Questa considerazione, giunge dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori che attraverso un’analisi del dato economico rileva questa particolare tendenza di spesa, che mina di fatto, lo stereotipo radicato nell’immaginario collettivo dell’italiano fortemente legato al cibo. Infatti, secondo l’organizzazione agricola, gli italiani spendono, in proporzione al reddito, per la spesa alimentare e in particolare quella di frutta e verdura, circa il 19 per cento in meno di quanto non facessero negli anni ’70.
Quindi, la crisi dei consumi alimentari arriva da lontano, anche se il vero tracollo si è registrato negli ultimi cinque anni, dove gli italiani hanno indirizzato gran parte del loro reddito a voci di spesa diverse, incidendo così pesantemente sui bilanci delle imprese agricole che hanno visto precipitare vertiginosamente i termini della domanda.
Per questo motivo, secondo la Cia, sarebbe necessaria una profonda riflessione sull’evoluzione dei consumi, per comprendere in quale direzione dovrà andare l’agricoltura italiana nei prossimi anni.
Così come ci si dovrebbe interrogare sulla grave e preoccupante flessione del consumo di frutta e verdura, che sono, senza possibilità di smentita, le produzioni cardine per una dieta salubre.
Insomma, se gli italiani spendono più per comunicare che per mangiare, gli agricoltori e non solo hanno un buon motivo per preoccuparsi
Fonte:
Greenplanet.net/Cia il 28-12-2004 - Categoria:
Economia