PACHINO - Serie di interventi sulla condotta idrica pachinese al fine di migliorare la funzionalità della colonna che porta il prezioso liquido dalla fonti di approvvigionamento fino ai serbatoi comunali. Il capo dell'ufficio tecnico, l'architetto Enzo Frazzetto ha fatto conoscere gli interventi, spiegando come spesso gli operai del comune sono costretti a veri e propri tour de force in particolar modo quando si verificano delle emergenze e la città corre il rischio di rimanere senza acqua. «I nostri operatori, -ha affermato Frazzetto- sono spesso chiamati a compiere interventi in condizioni di estrema difficoltà di sicurezza piuttosto precarie e dove è difficile portare anche dei mezzi meccanici. Si tratta di una parte di condotta che si trova in una zona franosa dove ogni piccolo cedimento di terreno si ripercuote sulle tubature che si rompono e necessitano la sostituzione immediata».
Il capo dell'ufficio tecnico ha reso noto che recentemente l'ufficio ha provveduto alla sostituzione di circa 50 metri di grosse tubature nella tratta Scalarangio Cava Carosello. «Cerchiamo di rimediare ad una condotta che è un vero e proprio colabrodo, -ha affermato- e facciamo il possibile. Purtroppo non appena si verifica un calo di pressione, è segno che si è verificata una falla, ma non sempre è facile trovare il punto dove si è verificata la perdita. Il nostro personale è costretto a percorrere a piedi i tratti per vedere dove affiora l'acqua». Le falle comunque in genere si verificano lungo una linea franosa particolarmente delicata. Per questo percorso sarebbe pronto un finanziamento di 150 mila euro assegnati dal dipartimento di protezione civile in maniera da mettere in sicurezza la condotta. «Dopo anni di attesa è stata realizzata ed ultimata la passerella sul Tellaro, -ha continuato Frazzetto- realizzando uno stralcio di un progetto più complesso. In pratica si tratta di innalzare la condotta per evitare che il fiume in piena trascini via le tubature. Stesso intervento è stato compiuto sulla saia Randeci».
Interventi sono anche previsti per la messa in funzione di una nuova fonte di approvvigionamento relativa al pozzo Maccari. «Siamo finalmente riusciti a reperire i fondi per far piazzare la cabina Enel, -ha dichiarato il capo dell'ufficio tecnico- Enel che finalmente dopo un lungo tempo di pressioni, si è dichiarata disponibile all'intervento. Entro l'estate contiamo di collegare questo pozzo alla rete e convoglieremo la maggior parte dell'acqua su Marzamemi. Questo intervento lo consideriamo certamente risolutivo per affrontare la grande sete della borgata». L'assessore ai lavori pubblici Sebastiano Zocco inoltre ha reso noto che questa settimana potrebbero esserci novità importanti per quanto riguarda il collaudo del nuovo serbatoio pensile. «Nei prossimi giorni, -ha dichiarato Zocco- sono fissate importanti verifiche per ultimare il collaudo tecnico-amministrativo e per compiere delle verifiche tecniche in ordine al funzionamento del nuovo serbatoio». Quest'ultima è una delle eterne incompiute esistenti a Pachino. Sono trascorsi anni dalla sua realizzazione senza che il nuovo serbatoio sia mai entrato in funzione. Durante l'amministrazione Barone vi fu persino l'annuncio dell'inaugurazione della nuova opera, ma agli annunci non seguirono i fatti. Nell'opera sono stati spesi fiumi di denaro ma mai gli interventi sono stati risolutivi per la messa in funzione.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 07-04-2008 - Categoria:
Cronaca