«Quella di Colonia è stata un'esperienza indimenticabile e ricca di insegnamenti». Queste sono le parole del giovane pachinese Salvatore D'Ignoti. «L'esperienza appena terminata - continua il giovane - mi ha regalato tanto, sono riuscito a comprendere dei valori che prima sottovalutavo a davo per scontati. Stare con gli amici, vivere gli stessi momenti guidati dalla fede, è qualcosa di molto forte che difficilmente si riesce a spiegare a parole. La stanchezza è stata tanta ma ne è valsa la pena, vedere il Papa, ascoltarlo mi ha regalato momenti unici». Anche padre Antonio Cirinnà, della parrocchia di San Corrado, racconta con gli occhi luccicanti l'esperienza appena trascorsa. «E' stato bellissimo vivere quei momenti e, ancora più bello, è stato vedere i ragazzi tutti uniti. I giovani, hanno dormito insieme e hanno diviso tutto. Secondo me, queste giornate non servono solo a spiegare la parola di Dio ma, soprattutto, a far crescere i giovani.

Molti ragazzi, non avevano mai provato l'esperienza di doversi giostrare da soli, la maggior parte di loro sono abituati ad avere la mamma a casa che li accudisce in tutto e per tutto, a Colonia non è stato così, i ragazzi si sono dovuti arrangiare da soli e questo, è stato un momento di crescita collettiva. Vedere i ragazzi aiutarsi a vicenda, vederli sorridere e vederli emozionati è stato un momento molto toccante, anche questo è il significato delle giornate mondiali della gioventù». Padre Cirinnà spiega inoltre il tema fondante delle giornate dicendo che: «Il tema della giornate mondiali è stato: "siamo venuti per adorarlo", questa, è l'espressione che hanno usato i Re Magi quando si sono recati nella grotta per la nascita del Bambino. Anche noi, come tanti piccoli Re Magi, siamo andati "ad adorare", anche noi abbiamo cercato di seguire la stella cometa come hanno fatto i Re Magi». L'esperienza, sicuramente ripetibile, ha lasciato tutti contenti; i ragazzi, stanchi per i giorni trascorsi, ricordano comunque Colonia con un sorriso.

s.s.