A Marzamemi ha cittadinanza la poesia dialettale sul palco si danno il cambio i versi di 40 lirici
MARZAMEMI - Nello splendido scenario di piazza Regina Margherita, a Marzamemi, si è svolta sabato sera la cerimonia di consegna dei riconoscimenti ai poeti che hanno preso parte a "Vientu d'amuri", rassegna di poesia dialettale ideata ed organizzata da Sebastiano Giuca con il patrocinio della Provincia regionale. L'iniziativa anche quest'anno ha riscosso un ottimo riscontro di poeti e di pubblico. Una quarantina circa gli autori partecipanti e provenienti sia dai comuni limitrofi (Pachino, Portopalo, Rosolini) sia da gran parte della Sicilia. Tutto questo a conferma del prestigio di una manifestazione che in appena due edizioni si è ritagliata uno spazio significativo. Alla cerimonia di sabato ha preso parte anche un algerino, che da tempo vive e lavora a Pachino collaborando anche con l'Apac (l'associazione pachinese anticrimine). Ha letto una poesia in lingua francese tradotta da una docente di lingue. Un momento emozionante e di autentica integrazione. Nel corso della serata gli attori della compagnia teatrale pachinese "Teatro Giovane" hanno letto con grande bravura tutte le poesie inserite nella rassegna, alla presenza degli autori che hanno mostrato di apprezzare.
Ad uno ad uno tutti i partecipanti sono saliti sul palco per ritirare la targa di partecipazione e raccogliere i meritati applausi del numeroso pubblico presente, molto attento e competente, che ha sottolineato con scroscianti applausi il gradimento della serata. Le poesie sono state raccolte anche quest'anno in un libretto che servirà a far conoscere i poeti. Nel corso della serata è stato consegnato anche il premio "Baia delle tortore" (traduzione dall'arabo di Marzamemi).
Quest'anno il riconoscimento è stato assegnato allo scrittore agrigentino Enzo Lauretta che conferma di avere un ottimo feeling con la città di Pachino. L'anno scorso gli organizzatori avevano dato il premio a don Fortunato Di Noto. Una bella serata dove le emozioni, quelle che spesso solo la poesia riesce a suscitare. Un grosso merito va riconosciuto al promotore, Sebastiano Giuca, che già l'anno scorso aveva dato vita a questa iniziativa che in due anni non ha accusato passaggi a vuoto. A Marzamemi come nella vikcina Portopalo la poesia trova diritto di cittadinanza.