Festival del cinema di frontiera, un appuntamento che dall'estate 2001 ha valorizzato artisticamente (e non solo) l'estremità sud-orientale della provincia di Siracusa, tra Marzamemi e Portopalo. E per la prossima stagione si profila il terzo appuntamento con il festival più a sud d'Europa dopo gli ottimi riscontri della passata stagione. Certo è ancora molto presto per fare delle previsioni, memori dei «tira e molla» dell'estate scorsa quando fino ad una settimana dall'apertura del programma della kermesse cinematografica internazionale si susseguivano le incertezze legate all'entità del sostegno economico di questa o quest'altra amministrazione. Visitando il sito web del festival tutto è fermo. Nella sezione «news» gli aggiornamenti si riferiscono ancora ai giorni immediatamente precedenti l'inizio della seconda edizione. «Fin qui abbiamo preferito lavorare in silenzio - afferma Turi Pintaldi - nel senso che non abbiamo dato alcuna comunicazione agli organi di stampa. Lo faremo comunque molto presto, dopo aver sistemato alcune cose a livello organizzativo».
E se nelle due edizioni precedenti l'amministrazione provinciale è stato il principale ente promotore della manifestazione la tornata elettorale in programma tra qualche mese accresce l'incertezza sul festival. Qualcuno vocifera che a Portopalo non abbiano apprezzato l'eccessiva concentrazione delle iniziative festivaliere su Marzamemi ed in questo una delle voci più critiche già l'anno scorso, con ripetute dichiarazioni alla stampa, fu quella dell'attuale sindaco portopalese Fernando Cammisuli. Un ruolo di spicco l'anno scorso fu svolto inoltre dal Ministero per i beni e le attività culturali (Direzione generale per il Cinema) grazie all'azione del sottosegretario di stato Nicola Bono che promosse inoltre la conferenza stampa di presentazione a Roma. Sarà di nuovo frontiera in estate?