A picco le carrette usate dagli scafisti

A picco le carrette usate dagli scafisti PORTOPALO - Reti dismesse a ridosso del dock, carrette del mare affondate nell'area di fronte ai cantieri, un bidone arrugginito che chissà da quando tempo è lì e, inoltre, numerose colonnine per l'acqua, mai entrate in funzione e già più volte sostituite, ridotte addirittura a puro scheletro, senza i collegamenti interni, adeguatamente sottratti dai soliti ignoti. Tra l'altro, uno dei tanti "menefreghisti" aveva pensato di utilizzare una colonnina di erogazione idrica tipo bitta per attraccare la barca. Parafrasando Primo Levi si potrebbe dire "se questo è un porto". Un disastro. L'area portuale ha toccato veramente il fondo, oltre il quale non è più possibile andare. Si potrà solo risalire. Almeno questo è quanto sperano addetti ai lavori ed amministratori comunali che sul porto hanno scommesso la maggior parte della loro credibilità amministrativa. "E' uno schifo - afferma un pescatore intento ad osservare le carcasse delle carrette del mare affondate - più che un porto sembra un letamaio marino. Da qualsiasi parte ti giri vedi uno sfascio incredibile. La sporcizia è ciclica, qualcuno ripulisce tanti sporcano. Il risultato è una situazione che non dà lustro al nostro territorio e quando arrivano i turisti c'è da vergognarsi". Le carcasse delle carrette del mare sono lì da mesi e mesi. Due di questi barconi, che hanno trasportato decine di immigrati sbarcati in questo lembo estremo di Sicilia, adesso sono stati sopraffatti dall'azione del mare. Una si è inclinata da un lato, una seconda è quasi del tutto sommersa, a tal punto che si vede solo una parte della cabina. E meno male che una terza carretta, quasi spiaggiata di fronte all'area di Pantanello, è stata di recente tirata nell'area cantieristica, dopo che per diversi mesi ha fatto pessima mostra di sé a ridosso di una spiaggia.

Il porto, insomma, che dovrebbe essere il fiore all'occhiello in un paese marinaro, dove la pesca ancora oggi ha il primato nell'economia locale (nonostante la miriade di problemi di un settore quasi al collasso e abbandonato a se stesso dalle istituzioni regionali, nazionali e comunitarie), è moribondo da tempo. Si punta tutto sul progetto che prevede la realizzazione del porto turistico e il completamento delle strutture dell'area peschereccia. Diversi milioni di euro, derivanti da un finanziamento regionale. Il progetto è esposto al pubblico in un locale del centro abitato ma, data la situazione attuale, è difficile oggi sostenere che, "comunque c'è un progetto pronto a partire e che nel 2008 già potrebbero esserci le prime barche nell'area turistica". L'unica cosa che oggi non manca sono in controlli delle forze dell'ordine nei pressi del mercato ittico: quasi ogni giorno polizia, guardia costiera, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani effettuano le operazioni di controllo sugli operatori ittici. Controlli che non scoraggiano, tuttavia, chi non si fa scrupolo di lasciare reti e altro materiale da eliminare nella banchina del porto. Quello portopalese è forse un caso unico in Italia: di un posto di mare dove la Guardia Costiera ha sede nel centro abitato e dove l'unica struttura in loco di presenza effettiva di forze dell'ordine (le fiamme gialle, nello specifico) è stata eliminata. Oggi quella struttura è chiusa ed inutilizzata. Stranezze assolute per un posto di frontiera come questo. "Abbiamo letto in questi giorni del progetto del porto pronto a partire - afferma un operatore portuale - e speriamo veramente che ciò avvenga poiché, come dice un proverbio, più buio di mezzanotte non può fare".

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 03-11-2006 - Categoria: Cronaca

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Ognuno faccia il suo

In questi giorni, come avevo preannunciato quando venne scritto il primo articolo sull'argomento Project financing, mi sono interessato del problema.

Della quale Rada mi sono interessato, perchè lo ritengo un problema molto importante e risolutivo di molte problematiche connesse allo sviluppo del territorio e alla sua crescita democratica che se sufficientemenet organizzata può essere un grande fattore di sviluppo che può dare a questa territorio e ai sui abitanti rilevanti prospettive di lavoro e di prosperità economica diffusa per tutti...

http://xoomer.alice.it/spinello/rada/

E con una piccola ricerca on.line sono riuscito, prima a capire, anche perchè l'articolo scritto dalla Giusy Cantone conteneva le informazioni sufficienti e necessarie per potere ricercare e poi anche mettermi in contatto con il gruppo di progettazione e con la società che ha provveduto a proporre la meritoria ed importante iniziativa imprenditoriale.

http://www.edilportale.com/edilcatalogo0/EdilCatalogo_SchedaProgettista.asp?IDAzienda=31116

Iniziativa importante che ha il merito di proporre un nuovo progetto per la sistemazione complessiva della Rada di Portopalo in modo globale.


Infatti si prevede la sistemazione delle due dighe che conformano lo specchio d'acqua della rada portopalese che, è bene ricordare, è sede della seconda marineria peschereccia della Sicilia e che ospita, in molti mesi dell'anno, pescherecchi di altura proveniente dalla Puglia e da altre regioni italiane.

In tempi non sospetti avevo evidenziato in riferimento al primo progetto che riguarda il molo di ponente come quel progetto contenesse delle contraddizioni in termini urbanistici che emergono, da un duplice fattore di valutazione della tematica e dal progetto proposto.

Gli strumenti operativi sono due. Il primo è il piano regionale dei Porti turistici e delle marine siciliane che nel caso di Portopalo prevede un semplice porto turistico, mentre la "marina", per definizione, del Piano stesso prevede l'accorpamento nello stesso progetto della creazione contestualmente alle strutture a mare la realizzazione di strutture ricettive alivello turistico e la crazione di posti letto e sevizi per i diportisti e per quanti si trovano a transitare in questo nuovo porto turistico .
Il secondo, ma rilevante, è la questione che attiene alla legislazione comunale in vigore e vigente a livello urbanistico di questo comune.

Infatti, la contraddizione è emersa, come un lampo in piano canale di Sicilia, quando dalla lettura di queste poche informazioni che sono state date dalla stampa locale e avendo conoscenze sufficientemente informata sulla situazioni urbanistica del comune di Portopalo che per effetto della disposione del CRU mi pare del 1997

http://fons.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g98-4.HTM#12

Il Comune di Portopalo ha cassate ed inattive a livello urbanistico tutte le aree fuori dal centro urbano indicate come Ct1/2/3 ecc..che risultano nelle loro previsioni cartacee come formalmente congelate. Ricordo che i progettisti del Piano regolatore sono L'architetto Alberto Agnello, l'arch Corrado (...........) di Pachino, ma che oggi, mi pare, abiti e viva a Ispica e l'ingegnere Gaetano D'agata di Avola.

http://fons.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g98-4.HTM#12

Insomma per farla breve il comune di Portopalo di C.P., checchè se ne dica e decanti delle prodigiose e virtuose attività di questa amministrazione, non è riuscito a dare un nuovo piano Regolatore al comunello di Portopalo.

Capisco, tuttavia, le difficoltà oggettive e i diversi punti di vista che esistono all'interno della amministrazione...

La questione fondiaria e delle previsioni di Piano investono interessi rilevanti..

E tuttavia non si può fermare lo sviluppo di un comune per stretti interessi personali...

Pertanto, non posso non affermare, poichè ne và della mia integrità intellettuale, che qualcuno si è permesso di offendere....e che bene che non lo faccia mai più, che le disquisizioni retoriche ed altisonanti che abbiamo dovuto leggere su questa magna amministrazione confliggono con i più elementari principi di democrazia partecipativa e della gestione democratica del territorio.

Ecco dunque, in totale evidenza, i due aspetti importanti dello sviluppo locale, tanto decantato a parole: mai reso effettivamente operativo.

Che vedono, come comparse pirandelliane, confliggere, ancora una volta: la volontà del settore privato di operare investimenti nel territorio del Promontorio; e la totale inerza ed incapacità delle istituzioni e delle strutture amministrative di permettere realmente una politica di investimenti e di sviluppo reale del territorio.

Tuttavia, senza volere essere retorico a mia volta, si consta che se veramente il comune di Portopalo intende procedere a dare lustro e sistemazione alla sua importantissima area portuale e della sua Rada: la conferenza dei servizi fra gli enti interessati potrebbe, e dico potrebbe, con una decisione storica permettere l'avvio di questa sistemazione Portuale e delle aree connesse...Assessore dei lavori pubblici permettendo...

Dalla luna e i falò, un cordiale saluto da Firenze, Spiros


p.s.

Allego i link dei due progetti sia del molo di Ponente che del molo di levante.

E alcune brevi osservazioni sull'importante progetto che, a mio avviso, và sostenuto e portato avanti...


1) di predisporre un rendering generale accorpando in un unico progetto complessivo tutta la rada.

2) prevedere la sistemazione idraulica e del waterfront di contrada pantanelli.

3) il un percorso pedonale dei due moli che ingloba le presenze storiche e delle aree sic e zps esistenti.

4) Che sono, in ordine, l'area di riserva di Pantanelli,
5) antichi abbeveratoi nei pressi dello scalo d'alaggio del molo di ponentee le are circostanti con la casetta e il canale artificiale

6) è l'antico pozzo Ferreri. Selvaggio.

I progetti sono depositati nell'archivo del comune di Portopalo..

7) Io credo che sia importante prevedere la realizzazione di un impianto di depurazione delle acque reflue di tutto il sistema portuale e della rada, inglobando e allacciando tutte le strutture edilizie e turistiche esistenti in contrada Pantanelli

8) Io credo, infine, che al fine di avere una visione unitaria delle trasformazioni proposte...di procedere alla creazione di un rendering di tutta la Rada...con i moli di levante e di ponente

I rendering on-line

Molo di Ponente

http://www.europaconcorsi.com/db/pub/scheda.php?id=11832


Molo di Levante
http://www.europaconcorsi.com/db/pub/scheda.php?id=13322

La pubblicazione: il sito:

http://209.85.129.104/search?q=cache:uh_Pvqwa6FIJ:search.telemat.it/%3Ffrom%3Dcercatutto%26par%3DMAPP+Piano+regolatore+di+portopalo+di+cp&hl=it&gl=it&ct=clnk&cd=1

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Scheda completa Concorso Di Progettazione
Richiesta Di Concessione Demaniale Marittima, Trentennale, Delle Aree Insistenti In Territorio Del Comune Di Portopalo Di C.p. In Catasto Al Foglio Di Mappa N. 35 P.lla 39 Estesa Per Mq. 15 393 E Dello Specchio Acqueo Antistante Esteso Mq. 224 035,41 Al Fine Di Realizzare "porto Turistico Con Annessa Area Attrezzata" E Conseguente Progetto Per Il Completamento Delle Opere Marittime Esistenti Per La Rimessa In Sicurezza Dei Bacini Di Ponente E Levante Del Porto Di Portopalo Di C.p.
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