A Portopalo di Capopassero pesce col marchio di qualità

PALERMO - Il pesce pescato nel mare di Portopalo di Capopassero ha il marchio di qualità. Il Comune del centro del Siracusano ha commissionato a una società di strategie di mercato uno studio per portare pesce sicuro a tavola. E dopo due anni di lavoro e di ricerche la "3 t blue line" ha realizzato il marchio di qualità che adesso è a disposizione dei pescatori. "Aderire a questa iniziativa non costa nulla - dice Salvatore Bulgarella, presidente della "3 t blue line" -. Il marchio, infatti, è di proprietà del Comune di Capopassero. I pescatori - continua - devono solo aderire al disciplinare da noi studiato, quindi potranno usufruire di questo servizio". Il disciplinare prevede la "tracciabilità" del pescato. Cioè i pesci dovranno essere presi in un determinato perimetro al largo di Portopalo.

noltre il pescato dovrà essere messo immediatamente sotto ghiaccio e non lasciato (come purtroppo spesso accade) per parecchio tempo all'aria aperta. Un altro punto importante: niente cassette di legno, ma contenitori di polistirolo. La marineria di Capopassero è formata da circa duecento imbarcazioni tra grandi, medie e piccole. La pesca principale è lo strascico: gambero rosa, pesci di fango (sogliole, rombi, mustine e altro). Ma da quelle parti si prendono anche molti molluschi. Il servizio di qualità ha come utente finale il consumatore. La scritta "Pescato nel mare di Portopalo di Capopassero", si potrà notare in tempi brevi non sono nelle pescherie, ma anche nei mercati all'ingrosso del Paese. "Una particolare attenzione - dice Bulgarella - l'abbiamo data al cosiddetto "pesce dimenticato"". Il riferimento è alle lampughe (i "caponi"), il "cicirello" e il "ritunno". Grazie al marchio proposto da Comune di Portopalo potrebbero avere un rilancio.
Fonte: GDS.it il 04-02-2005 - Categoria: Economia

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