PORTOPALO - «Che peccato vedere il parco archeologico abbandonato». E' il commento di alcuni turisti che si sono recati, nel periodo natalizio appena andato in archivio, a Portopalo, avendo modo di notare lo stato di abbandono dell'area archeologica di contrada Cicogna, già oggetto di svariate segnalazioni nei mesi scorsi. «Già in estate - afferma una signora piemontese - mi meravigliai molto nel vedere quest'area totalmente al buio. Eppure, mi era stato detto che questa struttura era stata definita come una delle opere per il rilancio di questo splendido territorio».
La questione è ormai piuttosto nota: il parco è l'opera pubblica, data in gestione a un privato, meno utilizzata. Solo rarissime iniziative, un paio di edizioni del festival dei cortometraggi «Cortopalo» e una serata teatrale sul tema dei migranti. Per l'intero periodo estivo 2010 tutto chiuso, con tanto di oscurità stile «cimiteriale» mentre i visitatori si chiedevano cosa si celasse dietro quel muro di pietra. Adesso si vocifera di un possibile confronto, a stretto giro di posta, tra l'ente proprietario della struttura (il Comune) e il gestore (una cooperativa). E non mancano situazioni che si possono definire, quantomeno, non molto chiare. Ciclicamente, la vicenda, ma sarebbe meglio dire «la vergogna del parco archeologico», torna d'attualità, per via dell'indignazione dei cittadini. Nella struttura di contrada Cicogna, infatti, non va tralasciato un particolare: trattasi di opera costruita con soldi pubblici, quindi dei contribuenti. Intanto, è cominciato il nuovo anno. Per la prossima stagione turistica, è lecito sperare in un utilizzo, finalmente, del parco archeologico? Chi può, batta un colpo.
SER.TAC.
Fonte:
LaSicilia.it il 10-01-2011 - Categoria:
Cronaca