PACHINO - Guardia medica diurna a rischio chiusura a Pachino. A lanciare l'allarme è il noto cardiologo e segretario della Margherita Angelo Petralito che ha reso noto come nei programmi della sanità regionale è prevista l'eliminazione del servizio che attualmente viene svolto ventiquattro ore su ventiquattro. La guardia medica rimarrebbe così soltanto nelle ore notturne e nei festivi per supplire all'assenza dei medici di base durante queste ore. "In provincia c'è già la certezza della chiusura di alcune strutture, -ha affermati con preoccupazione Petralito, mentre altre l'abolizioni del servizio sono state scongiurate grazie anche alla forte azione politica di alcuni onorevoli. Ora nel mirino dei tagli c'è anche il servizio che viene assicurato a Pachino". Data la lontananza della città dal più vicino presidio ospedaliero e le lacune che da sempre connotano Pachino in ambito sanitario la guardia medica veniva svolta come si dice in gergo H-24. L'assenza del servizio diurno produrrebbe dunque una ulteriore carenza dal punto di vista dell'assistenza sanitaria, peraltro già precaria. "Tra i medici di base di Pachino, -ha affermato Petralito- c'è molta preoccupazione, e la quasi certezza che il destino del servizio sia ormai segnato anche se al momento non è stato ufficializzato nessun provvedimento di chiusura. Mi rivolgerò al sindaco, a cui la legge assegna compiti di primo responsabile della sanità nella città al fine di sollecitarlo ad affrontare il problema ed a cercare di scongiurare la chiusura della guardia medica diurna. Non è possibile tartassare ulteriormente una sanità già precaria e dove la carenza di un presidio ospedaliero fa sentire giornalmente i suoi effetti negativi".
La fatiscenza della sanità locale si identifica con la struttura che ospita il presidio territoriale di emergenza, i laboratori analisi e la guardia medica appunto. Una struttura da tempo lasciata all'incuria ed all'abbandono, con percorsi transennati e rischio di caduta calcinacci. Un'incuria che viene considerata il sintomo di una cattiva gestione sanitaria e di poca attenzione verso le esigenze di una città che conta 24 mila abitanti. Nei mesi scorsi era stato lanciato l'allarme relativo alla carenza di personale all'interno dei laboratori analisi, trasformati più volte in semplici centri di prelievo proprio per la carenza di organico. Lo scorso dicembre difficoltà si verificarono a seguito del mancato pagamento degli stipendi del personale del 118 addetto al trasporto ed alla guida dei mezzi di soccorso. Ora la nuova emergenza ed il nuovo taglio di servizi in vista. Le parole d'ordine nella sanità siciliana sembrano quella di "tagliare" e "risparmiare", e Pachino, come sempre si trova in cima alla lista dei paesi destinati a farne le spese. La sanità siciliana si sta riorganizzando con tagli e risparmi, ed una sfilza di aumenti sono previsti anche nel pagamento dei ticket sanitari. Il cittadino esente sarà solo colui che, in possesso del modello ISEE non arriva ad un reddito annuo di nove mila euro. Chi sfora tale fatidica cifra dovrà versare per ogni ricetta una somma che va dai cinquanta centesimi fino ai 2,5 euro per ritirare medicinali in farmacia. Aumenti generalizzati e soprattutto salati per le visite specialistiche e cardiologiche sempre legate ai ticket sanitari. A fronte di un aumento delle somme da pagare però non si capisce l'ulteriore taglio dei servizi quali ad esempio la guardia medica diurna di Pachino. "Bisogna impedire l'eliminazione di questo servizio sanitario, -ha concluso il cardiologo Petralito- perché sarebbe una perdita gravissima in una città che ha già poco in termini di strutture sanitarie e di servizi per la salvaguardia della salute del cittadino".
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 18-03-2007 - Categoria:
Cronaca