PACHINO - Il gruppo consiliare Pdl che rischia di ridursi all'osso, le frizioni non sopite tra Forza del Sud e il sindaco, malgrado il vertice a Siracusa, nei giorni scorsi, alla presenza di Titti Bufardeci e Roberto Centaro. Il barometro della politica locale segna tempo perturbato (e non è una novità) mentre l'opposizione si appresta a fare fronte comune, con Bruno, Buggea, Midolo e Nastasi insieme contro Bonaiuto e la sua coalizione. L'ultima riunione del Pdl, svoltasi in città alcuni giorni fa, ha lasciato più ombre che luci. Il gruppo consiliare Pdl è a rischio sfaldamento, con Rinascita pronta a rispolverare nome e simbolo e tornare gruppo autonomo in consiglio comunale. L'autobus unitario, sotto il simbolo del Popolo delle libertà, non serve più e quindi per Salvatore Blundo ed i suoi seguaci è tempo di tornare alla vecchia casa civica, il simbolo buono per tutte le stagioni, sulla cresta dell'onda politica locale sin dagli anni novanta. Per Bruno Alicata ed Enzo Vinciullo, chiamati a sbrogliare la matassa Pdl, la situazione è tutt'altro che agevole. Anche Sebastiano Mandalà è pronto a prendere una strada diversa. Tra i fedelissimi rimarrebbero Corrado Quartarone e il presidente Andrea Rabito mentre sarebbe tutta da verificare la posizione dei consiglieri Giannone, Lupo e Luciano.
Incombe l'opzione «liste civiche», come è già stato fatto dai consiglieri Mpa che in men che non si dica, per evitare problemi di dimissioni, hanno indossato la pettorina di «Servire Pachino», la lista all'interno della quale sono stati eletti in consiglio comunale. Pachino rimane una piazza politicamente molto volubile in cui si registrano passaggi di casacca al batter di ciglia. Intanto, i consiglieri della Nuova Democrazia Cristiana per le autonomie meditano di sporgere querela contro il deputato regionale Gennuso che nei giorni scorsi li aveva pesantemente attaccati sugli organi di stampa. L'impressione, tuttavia, è che la frattura tra Bonaiuto e la Nuova Dc non si sia rimarginata anche se in tanti sembrano gettare acqua sul fuoco. Di positivo c'è l'avvio dei cantieri di lavoro con fondi regionali, boccata d'ossigeno per l'occupazione locale. Inoltre, il comune avrebbe attivato sei collaborazioni co.co.co nell'ambito dei servizi sociali, oltre a due incarichi esterni, pare un educatore professionale ed un assistente sociale. Sui nomi è già partita la sarabanda di ipotesi, con rispettivi collegamenti politici e parentali. I collaboratori verrebbero impiegati negli asili nido di via Catania e via Mazzini ed in altri contesti attinenti ai servizi sociali.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 23-11-2010 - Categoria:
Politica