PACHINO - È stato presentato nei giorni scorsi e prenderà il via subito dopo Pasqua il progetto dell'Ipa- Ipasart denominato "A spasso nel tempo, dalla preistoria ad oggi, viaggio fra storia usanze convivialità, profumi e sapori". Il progetto, curato dai docenti Alessandro Ruffino e Vincenza Valicata è cofinanziato dalla Regione Sicilia e dall'Ap di Siracusa e si propone di evidenziare oltre che gli eventi storici economici e religiosi anche le varie abitudini alimentari che hanno permesso ai popoli di evolversi nel tempo. Per fare ciò i giovani dell'Ipa-Ipsart partiranno alla volta di Capo di Ponte in Val Canonica che è considerata la capitale mondiale dei graffiti rupestri iniziando a percorrere nel parco archeologico un viaggio che porterà indietro nel tempo i giovani di circa 5000 anni. L'Archeopark infatti ricostruisce la vita dell'uomo preistorico, il modo di alimentarsi, le sue abitudini culinarie, le abitazioni e gli strumenti utilizzati. Il tutto servirà ai giovani studenti per immedesimarsi in quella che era la vita degli uomini che ci hanno preceduto.
"La scuola, -hanno affermato gli insegnanti Ruffino e Valicata- diventa in questo modo luogo di vita vera che insegna non soltanto l'arricchimento culturale ma anche a vivere insieme, a realizzare lavori individuali e di gruppo, a collaborare nella vita comunitaria e ad acquisire una maggiore autostima e fiducia in se stessi". Il progetto, presentato alla presenza del consigliere provinciale Giuseppina Ignaccolo che ha portato il saluto dell'Ap di Siracusa, scaturisce dalla necessità di studiare il passato perché esso spiega il presente permettendo di cogliere i valori sociali ed economici fra i popoli. In questo gioca un ruolo fondamentale il binomio alimentazione-storia. La storia dei popoli si identifica in massima parte con la storia dell'alimentazione. In tutto ciò la Val Canonica offre anche esperienze di forte spiritualità. Nella preistoria infatti alcuni luoghi erano considerati sacri e sede degli dei a causa di eventi naturali che si verificano esclusivamente in quei posti che ora potranno essere apprezzati anche dalla comitiva studentesca.
Certo, per i giovani sarà una opportunità importante per verificare tutta l'arretratezza e paleolitica dimensione culturale dei nostri politici ed amministratori locali sulla gestione del patrimonio archeologico, etnoantropico e dei gusti degli "odori e dei sapori"- che oramai si cita in qualsiasi discussione pseudo culturale e di moda locale- sulle presenze archeologiche locali. Si renderanno conto come in altre realtà territoriali si sono fatti passi da giganti per la valorizzazione del patrimonio culturale,archeologico e antropico di quelle lontane zone.
E mentre la Consigliera Ignaccolo,sempre pronta a presenziare ad ogni manifestazione finanziata della nostra gioviale provincia: nessuno, tanto meno la Ignaccolo, si interessa di sollecitare per sapere che fine hanno fatto i progetti e i fondi per la valorizzazione del Parco di Cugni di Calafarina e della Grotta Corruggi. Individuati, come suscettibili di strategica importanza culturale, dai progettisti e dai consulenti del PIT 9.
Infatti, si ricorda che questa zona archeologica contiene ,ma sono state spostare da moltissimi anni al museo archeologico P.Orsi di Siracusa, presenze storiche che sono coetanee( mesolitico) e contemporanee di quelle oggetto di visita dei nostri studenti nella lontana Val Camonica.Io mi chiedo, ma questi studenti sanno di queste presenze archeologiche locali?
Tuttavia, ed infine, credo che questa iniziativa sia importante per la formazione culturale dei nostri studenti.