NOTO - Oasi Faunistica di Vendicari: sabato mattina il primo passo di E.VI.MED, progetto pilota per la gestione sostenibile dell'area protetta. I rappresentanti di tutte le associazioni ambientaliste, naturaliste, culturali e turistiche coinvolte nella salvaguardia e gestione della Riserva hanno incontrato l'arch. Fugà responsabile locale del progetto, l'arch. Trigila della Soprintendenza di Siracusa e l'assessore al Turismo Figura. Il progetto ha, come cardine nelle dichiarazioni programmatiche, la partecipazione delle associazioni ambientaliste e naturaliste: spetta a tali soggetti soprattutto porre dei paletti fermi per la fruizione di Vendicari individuando al tempo stesso un modello di sviluppo turistico sostenibile, un'ipotesi di gestione rispettosa della specificità di Vendicari. L'apporto si concretizzerebbe sia in termini di conoscenze scientifiche che di strumenti d'analisi. L'arch. Trigila della Soprintendenza ha chiarito che non si tratta di progetto esecutivo ma di un lavoro in divenire, una sperimentazione che si viene modulando sull'osservazione sistematica dei dati nelle varie stagioni dell'anno e di volta in volta perfezionando. Protagonisti di questo lavoro sono proprio i rappresentanti delle associazioni chiamate a collaborare. «Più il tavolo di concertazione è ampio, più garanzie vengono date sul programma d'utilizzazione», ha dichiarato l'architetto. Saranno oggetto d'osservazione il delicato rapporto tra uomo e natura e l'equilibrio ambientale che rischia di infrangersi in situazioni di stress turistico. Pino Iuvara di Legambiente ha fatto notare come sia necessario frenare e orientare la fruizione. Esiste un numero elevatissimo di visitatori che frequenta Vendicari in estate solo per fare il bagno ignorando, per esempio, che una parte della flora, che cresce intorno alle dune di sabbia, va protetta. «E' mancato il binomio conoscenza e conservazione», ha affermato invece Malandrino di A Suddell'arte richiamando l'attenzione sulle avanzate realtà di fruizione turistica di aree protette in regioni quali la Toscana.
Necessità di controllo adeguato e potenziamento della qualità del messaggio turistico, spesso confuso e incompleto, sono, secondo Malandrino obbligatori passaggi per una gestione oculata di tutta l'Oasi compresa l'area di preriserva. «Lo spirito dell'istituzione della Riserva viene tradito in estate", ha poi affermato Bianca dell'Ente Fauna, «quando si raggiungono 5.000 unità di bagnanti». In primavera, periodo della nidificazione, la ricca presenza di scolaresche rischia di disturbare l'ambiente. Secondo Bianca occorre smistare una parte dei visitatori in centri d'accoglienza, sale didattiche e multimediali ed evitare il collasso della zona centrale, intorno alla Torre Sveva. Di educazione ambientale ha parlato anche Pantano di Ente Fauna Siciliana, il cui intervento è stato volto soprattutto a definire entro quali ambiti circoscrivere competenze e responsabilità sia delle associazioni che dell'Ente gestore. Un valore aggiunto del progetto è la ricaduta economica, gli operatori turistici rappresentati da Pelligra dell'Assoturin, hanno fatto presente le difficoltà di non poter vendere in maniera adeguata il pacchetto turistico Vendicari.
Cettina Raudino
Fonte:
LaSicilia.it il 23-02-2004 - Categoria:
Cronaca