PACHINO - Grido di allarme lanciato dalla Coop. Vita et Labor di Pachino verso i responsabili dell'Ausl per il mancato avvio dell'assistenza domiciliare ai malati oncologici e per la sospensione dell'Adi, l'assistenza domiciliare integrata per gli anziani e diversamente abili che ormai è divenuta una disfunzione cronica dato che il servizio non viene più espletato dal lontano 2004.
A parlare è la coordinatrice della cooperativa Vita et Labor Concetta Blandisi che, insieme all'equipe di assistenti sociali continua ancora a prendersi cura di qualche caso particolarmente grave e continua a prestare assistenza in maniera assolutamente volontaria. «Ci sono dei casi gravi, -ha affermato la Blandisi- a Pachino come nel resto della provincia di Siracusa, dove spesso le famiglie non riescono a garantire un'adeguata assistenza a questi malati con risorse proprie. Tutto ciò nonostante sia cosa nota che la metà dei fondi destinati dalla regione a questi servizi rimane non speso». In passato, quando l'assistenza era istituita, i malati dimessi dagli ospedali, dietro la prescrizione medica del nosocomio in cui erano stati ricoverati, ricevevano l'assistenza adeguata al caso, sia infermieristica che socioassistenziale.
Altra contraddizione evidenziata dalla Vita et Labor di Pachino è l'alta incidenza di tumori nella provincia di Siracusa rispetto a quella di Ragusa. Tuttavia, nonostante ciò, nella provincia iblea l'Adi e l'assistenza ai malati gravi di tumore è in funzione, mentre nella provincia di Siracusa no. L'immobilismo dell'Ausl inoltre blocca anche i comuni che non possono attuare i servizi senza i piani di intervento delle aziende sanitarie. «A fronte dei tanti casi che si registrano sul nostro territorio, -ha dichiarato Assunta Rizza, assistente sociale della cooperativa- ci chiediamo che fine ha fatto l'Adi del distretto sociosanitario 46 di Noto». Da considerare poi che il fabbisogno di assistenza domiciliare per l'intero territorio dell'Ausl n°8 è di 300 unità circa distribuiti in 93 assistiti nel comune di Avola, 69 nel comune di Noto, 66 nel comune di Pachino, 63 nel comune di Rosolini 3 9 nel comune di Portopalo di Capo Passero, con l'obiettivo di fornire assistenza sanitaria domiciliare e ridurre i livelli di ospedalizzazione. Ad oggi, dal 2004 nulla sembra essersi mosso, nonostante i bisogni siano in costante aumento. Di recente il consiglio comunale di Pachino ha dato incarico al primo cittadino di sollecitare l'Ausl per l'istituzione del servizio.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 12-11-2006 - Categoria: Cronaca