PACHINO - Si è riunito qualche giorno addietro il direttivo della Lilt (lega italiana per la lotta ai tumori) locale. All'incontro era presente tutto il direttivo della lega ed inoltre il responsabile della zona sud dell'associazione, il dottor Pietro Ferrara. Nel corso del breve incontro i responsabili locali hanno stilato una lettere da inviare al sindaco della città e al responsabile del Pte locale al fine di ottenere dei fondi per la creazione di alcuni ambulatori e per ottenere dei locali consoni allo svolgimento della attività ambulatoriali. «La Lilt - spiega il dottore Ferrara - è nata da poco nella nostra città ma, sono tanti i progetti che vogliamo portare avanti e tanti gli obiettivi che vorremmo raggiungere. Primo fra tutti far capire alle persone quanto sia importante la prevenzione oncologica. Sono del parere che l'esempio è più utile di mille parole e di infiniti discorsi, per questo l'associazione necessita di una sede consona e, ovviamente attrezzata, dove le presone possano essere visitate.
La lettera che abbiamo intenzione di inviare al primo cittadino e all'Asl ha lo scopo di farci conoscere e far capire a chi di dovere che noi abbiamo della necessità che devono essere ascoltate perché quando parliamo di Lilt parliamo della vita della persone e la vita deve essere messa al primo posto». I responsabili dell'associazione hanno tante idee in cantiere infatti, oltre alla creazione di un ambulatorio locale, la delegata cittadina, la signora Angela Maria Russo, vuole sviluppare degli incontri sia con la cittadinanza sia con gli alunni delle scuole al fine di far capire anche ai ragazzi quanto sia importante la prevenzione. «Io credo che questo nostro progetto decollerà - continua ancora Ferrara -, appena le persone cominceranno a conoscerci, capiranno che la Litl è fatta da persona che hanno a cuore la salute del prossimo e quindi saranno tanti i cittadini che, anche per un semplice controllo, verranno da noi. Se tutto va per il verso giusto mi piacerebbe creare a Pachino uno staff di persone competenti che faranno della visite domiciliari ai malati terminali e alle famiglie di questi, dando così un po' di conforto e un po' di aiuto a quanti soffrono».
Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 20-10-2006 - Categoria: Cronaca