PACHINO - Forza Italia attacca Rinascita ed il movimento civico si rivolge direttamente ai cittadini. Dopo i botta e risposta tra il movimento civico e gli ex alleati azzurri, il coordinatore forzista Paolino Greco e il consigliere Quartarone rimbrottano la lista civica: «Siamo persone affidabili, - ha affermato Greco- ed abbiamo sempre lavorato per garantire la governabilità. Rinascita invece, dopo aver scelto Barone sindaco e averlo imposto agli alleati, ha promosso e obbligato a votargli la sfiducia. Il movimento di Mallia, - ha continuato Greco- è abituato a cacciare chi non si rivede nei propri metodi. Lo ha fatto con Di Fede (espulso da Rinascita), con Dell'Ali costruendo ad arte un'ipotesi di incompatibilità inesistente, con l'ex assessore Rosario Sultana che fu silurato alle spalle e defenestrato. Le responsabilità negative di Rinascita nella politica cittadina sono enormi, - hanno continuato Greco e Quartarone - basti pensare che hanno gestito per almeno un decennio come feudo incontrastato i servizi sociali ed ora si ripropongono nel tentativo di ricostruirsi un'immagine di perbenismo.
C'è solo da sperare, -hanno concluso i responsabili di Fi- che il prossimo sindaco non sia espressione di Rinascita altrimenti il suo destino sarà segnato. Dal canto suo il movimento di Mallia dà una diversa visione dei fatti e lo fa parlando direttamente ai cittadini con una lettera aperta. Nel ricostruire la scelta del sindaco Barone, Rinascita ammette le proprie responsabilità ma si giustifica: «La morte di Mauro Adamo ha creato nel nostro gruppo un grande vuoto umano e politico: sentivamo quindi il bisogno di cercare, anche al di fuori del nostro movimento, chi potesse continuarne l'opera. Ci siamo così rivolti alla società civile ed al contesto produttivo dell'agricoltura. Tuttavia, la politica è un difficilissimo banco di prova - hanno continuato gli iscritti di Rinascita - e l'errore è stato quello di aver indicato chi non aveva percorso alcun cammino con il movimento e chi non potevamo giudicare per averlo visto in passato all'opera per il bene comune». Rinascita spiega di avere scelto in passato il centrodestra credendo nella possibilità di finanziamenti esterni grazie all'unitarietà di governo con Roma e Palermo, «scelta che si è rivelata un'illusione». Il coordinamento della lista civica ammette di avere difeso a spada tratta solo alcuni ambiti amministrativi, ma di averlo fatto nel tentativo di salvare il salvabile. «Ora, -conclude Rinascita- cercheremo compagni di viaggio all'altezza».
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 07-12-2005 - Categoria: Politica