PACHINO - Il Tar di Catania non ha coinvolto nel contenzioso amministrativo relativo ad un abuso edilizio posto in essere nell'abitazione del presidente del consiglio Salvatore Blundo, lo stesso esponente politico, e la vicenda giudiziaria continuerà ad essere portata avanti dalla moglie senza coinvolgere direttamente il presidente Blundo che dunque non rientrerà nei casi di incompatibilità previsti dall'ordinamento degli enti locali. Il regolamento sancisce l'incompatibilità per i consiglieri comunali che hanno aperto contenziosi con la casa municipale, ma nel caso in specie il contenzioso è stato aperto dalla moglie. Si è conclusa così, con un punto a favore del presidente del consiglio la vicenda che vede contrapposti il consigliere che siede sullo scranno più alto del civico consesso con il sindaco di Pachino Giuseppe Campisi.
Più volte il primo cittadino aveva evidenziato la presunta incompatibilità a causa di un abuso edilizio che sarebbe stato commesso da Blundo, ed il legale del comune aveva adottato una linea difensiva volta ad evidenziare come parte del processo che si svolge di fronte al Tribunale amministrativo non doveva essere solo la moglie Blundo ma anche lo stesso presidente del consiglio comunale al quale l'abuso originariamente era stato contestato. Il Tar invece non ha tenuto conto di questa richiesta ed ha rinviato la decisione di merito sull'abuso, previo l'esperimento di una consulenza tecnica d'ufficio. «Ora, -ha affermato l'avvocato Sebastiano Mallia legale della famiglia Blundo- chiederemo una anticipazione dell'udienza poiché è nostro interesse chiudere la partita nel più breve tempo possibile. Per questo abbiamo rinunciato anche alla sospensiva e siamo convinti della bontà delle nostre ragioni. A questo punto, indipendentemente dall'esito del procedimento, il presidente del consiglio non rientrerà nei casi di incompatibilità».
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 08-02-2008 - Categoria:
Cronaca