«Accuse prive di fondamento» sindaco replica a un ex assessore

PACHINO - Potrebbe avere il via già in aula consiliare la raccolta di firme necessaria per la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Barone. La notizia, circolata nei giorni scorsi è in attesa del riscontro dell'aula durante i lavori per il bilancio comunale. Se il conteggio dei numeri darà ragione all'opposizione, si metterà nuovamente in moto l'iter per destituire il primo cittadino. Si tratta della terza mozione promossa dai consiglieri da quando Barone siede sulla poltrona più alta di palazzo di città. Un record certamente poco invidiabile sia per chi subisce la sfiducia, sia per i consiglieri comunali chiamati a votarla e che va ad assommarsi alle mozioni subite in maniera indenne anche dal presidente e dal vicepresidente del consiglio. Un record che si unisce ad un altro triste primato, quello dei 50 assessori che si sono avvicendati in 4 anni di amministrazione. Tutti i rappresentanti del civico consesso pachinese almeno per una volta hanno fatto parte della maggioranza, così come dell'opposizione. Ciascun consigliere (fatta eccezione per Spataro che ha surrogato il dimissionario Paolo Dipietro) ha sottoscritto almeno una mozione di sfiducia. L'amministrazione comunale però resiste e respinge le accuse per voce dell'assessore Nino Iacono. "Vogliono a tutti i costi sfiduciare il sindaco, -ha affermato- per vestire i panni dei moralisti ed eleggere il sindaco che hanno già incoronato sotto gli alberi della piazza. Per questo cercano di mettere in difficoltà l'amministrazione anche nell'operato quotidiano".

A dire l'ultima parola sul destino dell'amministrazione Barone saranno comunque i numeri. La coalizione di governo pare sia già al lavoro nel tentativo di recuperare qualche consenso. Per questo sarebbe vicina la nomina del 50° assessore per il quale si fa il nome di Cicciarella, una persona poco conosciuta negli ambienti politici. Il sindaco inoltre ha replicato alle affermazioni dell'ex assessore Giovanni Lauretta dichiarando: "Muove delle accuse tardive e prive di fondamento e cerca di far passare per moralismo un atteggiamento che invece alla luce dei fatti appare come un tentativo di ritorsione per l'esclusione dall'esecutivo. Negli ultimi giorni in cui ha ricoperto la carica, -ha continuato Barone- Lauretta troppo spesso è andato oltre le righe assumendo atteggiamenti che io e gli altri assessori abbiamo volutamente valutato con tanto "buonismo". Il perdurare di tale situazione però ha compromesso irrimediabilmente il rapporto fiduciario tento che ho dovuto estrometterlo dalla giunta". Secondo il sindaco però l'estromissione e l'atteggiamento di Lauretta non significano una rottura definitiva anche con Nuova Sicilia. Barone insomma tenta di ricucire il rapporto con l'esponente consiliare Dell'Ali così come pare abbia già fatto con il consigliere Spataro.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 27-07-2005 - Categoria: Politica

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