Acqua, scontro sulle bollette

Acqua, scontro sulle bollette PACHINO - La questione delle bollette milionarie e delle modalità di recupero dei crediti rimasti non pagati dai cittadini durante gli anni passati ritorna prepotentemente sul tavolo del dibattito politico ed al centro del braccio di ferro tra maggioranza ed opposizione.
I partiti di opposizione, forti della prevalenza dei numeri in consiglio comunale, non sarebbero disponibile a fare sconti sull'argomento, anzi si dicono pronti ad evidenziare tutte le difficoltà che, riguardo alla materia dei canoni non riscossi, sembrano profilarsi. Nella seduta del prossimo consiglio comunale infatti, i rappresentanti dei cittadini saranno probabilmente chiamati ad approvare il nuovo regolamento idrico approntato dall'amministrazione, che sostanzialmente va a modificare le modalità di conteggio dei consumi e dunque i metodi dei relativi pagamenti. Un'approvazione considerata di fondamentale importanza per la casa municipale e che permetterebbe di mettere a ruolo tutta una serie di canoni la cui riscossione sarebbe affidata alla società di recupero crediti con cui è stata firmata la convenzione. Una modifica, quella che sarà proposta dall'amministrazione, che, secondo quanto annunciato, potrebbe prevedere l'applicazione della media ponderata dei consumi in base al numero dei familiari che coabitano con l'intestatario dell'utenza, ed i cui effetti dovrebbero portare a sensibili risultati positivi in quelle che sono state definite “bollette milionarie”.

I numeri in consiglio però potrebbero impedire l'approvazione del nuovo regolamento che viene giudicato sperequato dalla minoranza (che però risulta essere maggioranza in aula) poiché gli effetti verrebbero ad essere di fatto retroattivi, penalizzando quegli utenti che hanno già pagato le bollette calcolate secondo il precedente metodo. Difficoltà inoltre si profilerebbero per quanto riguarda la convenzione con la Monte Paschi già approvata. Secondo l'opposizione infatti la società per il servizio espletato potrebbe trattenere una percentuale molto più alta di quella prevista dall'amministrazione per le somme effettivamente riscosse. A tal proposito la minoranza consiliare parla addirittura di un 25% del totale che sarebbe trattenuto sulle cifre riscosse. Ciò potrebbe avere delle conseguenze negative sul bilancio di previsione, così come, sempre secondo l'opposizione, il bilancio di previsione potrebbe essere influenzato da ulteriori uscite che non sarebbero state adeguatamente valutate. Per evidenziare tutte queste contraddizioni, le forze politiche stanno costituendo un nuovo coordinamento consiliare che al momento conterebbe undici consiglieri comunali. Alcuni tra costoro avrebbero già analizzato le strategie da porre in essere in seno al civico consesso in una riunione svoltasi mercoledì. Riunione in cui sarebbe stato concordato di porre in essere un'azione di opposizione attenta e vigilante soprattutto in tema finanziario quale appunto quello dei canoni idrici che ormai da un decennio affligge ed influenza le scelte amministrative della città.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 01-06-2007 - Categoria: Cronaca

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