PACHINO - Il malessere interno al centrosinistra pachinese cresce a vista d'occhio, così come non accenna a placarsi il battibecco a distanza tra il segretario dei Democratici di sinistra Salvatore Borgh ed il locale coordinatore della Margherita Michelangelo Blandizzi. Alle critiche mosse da Blandizzi nei giorni scorsi che accusava Borgh di essere in ritardo cronico sui programmi ed i progetti del centrosinistra denunciando chiaramente che "con questi Ds l'Unione non si può fare", ha seccamente replicato il leader diessino. "Fare l'Unione a Pachino si sta rivelando molto complicato, direi quasi impossibile, -ha affermato- soprattutto se si dovessero prendere in considerazione le sorprendenti dichiarazioni di Blandizzi". Borgh per prima cosa rivendica la paternità del comitato per Prodi rigettando quanto affermato da Blandizzi circa un comitato già avviato. "Mi chiedo, -ha affermato - a chi Blandizzi abbia comunicato l'immane sforzo di costituire il comitato per Prodi, dato che nessuno a Pachino ne era a conoscenza e sicuramente nemmeno lui. La sua, pertanto, è solamente una reazione umanamente comprensibile, alle dichiarazioni espresse dai Ds che a Pachino sono stati gli unici in grado di cercare di coagulare le forze e le energie per costruire l'alleanza di centrosinistra". Le dichiarazioni di Borgh assumono poi i toni di una vera e propria frattura. "Blandizzi vuole anticipare che nelle primarie voterà per Bertinotti.
Evidentemente dimentica quanto ha già dichiarato Rutelli, e viene il dubbio che stia tentando una politica diversa da quella nazionale, senza essere stato avvertito che a Roma, a Palermo e a Siracusa, DS e Margherita danno vita ad una alleanza forte, plurale e condivisa". Poi Borgh azzarda l'ipotesi di una delegittimazione del leader locale della Margherita all'interno del suo partito. "Mi chiedo cosa pensino gli altri dirigenti della Margherita, a cominciare da Blanco, Scirè, Petralito, Ferrara e Morana. Sarebbe interessante capire se le posizioni di Blandizzi sono condivise dal nucleo fondatore della Margherita. In assenza di loro dichiarazioni dovremo allora supporre che Blandizzi è completamente solo in questa sua avventura e, in tal caso, certo noi non ci metteremo a rincorrere uno che è passato da Alleanza Nazionale alla Margherita, passando per incarichi vari sotto le ali protettive del sindaco Barone, con un salto della quaglia degno di medaglia olimpica. Se la Margherita di Pachino è quella governata da Blandizzi, -ha concluso Borgh- noi non possiamo perdere tempo con essa e con le sue ingovernabili guide. Spiace inoltre che Blandizzi abbia immotivatamente tirato in ballo il consigliere provinciale Giuseppina Ignaccolo".
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 09-08-2005 - Categoria:
Politica