PORTOPALO - Giovani, adolescenti e disimpegnati. Questo il tratto di molti ragazzi portopalesi, refrattari a qualsiasi impegno, lontani anni luce da molti temi sociali, avulsi dalla politica e totalmente disimpegnati. E la colpa, nella quasi totalità dei casi, è di genitori poco attenti e inadeguati al delicato e decisivo ruolo educativo al quale sono chiamati. Questo il monito lanciato domenica scorsa dal parroco della Chiesa San Gaetano, don Palacino, da sempre molto attento alle tematiche riguardanti le famiglie e i giovani. "Se le famiglie non sono attente - ha affermato nella liturgia domenicale il prete salesiano - i primi a risentirne sono i figli che crescono nella convinzione, sbagliatissima, che tutto sia loro dovuto. Purtroppo, e non da ora, registriamo un dato statistico preoccupante: non ci sono adolescenti che fanno volontariato, sono concentrati altrove, con il risultato che qui, l'esistenza e l'efficienza di gruppi impegnati socialmente è garantita quasi esclusivamente da adulti. Dove sono i nostri giovani?". Quello di don Palacino è quasi un grido d'allarme. Nei mesi scorsi il parroco di San Gaetano ha sottolineato una tendenza degli adolescenti ad oziare. "Per avere adulti responsabili domani occorre impegnarsi oggi - prosegue il prete - ed invece assisto a famiglie e genitori impegnati in tante cose frivole, alunni di scuola elementare e media che hanno un'agenda carica di appuntamenti senza aver mai tempo per curare i veri valori che ogni uomo ed ogni cristiano non dovrebbe mai perdere di vista".
La parrocchia, intanto, sta programmando le attività consuete che partiranno a breve. "Auspico una collaborazione molto stretta con le famiglie - sottolinea don Palacino - per la crescita dei nostri ragazzi. Ci sono tante occasioni di impegno nel nostro contesto, a partire dall'accoglienza degli immigrati che approdano via mare. Da anni noto che i soggetti che s'impegnano ininterrottamente ad accogliere i migranti sono sempre gli stessi e di giovani, adolescenti in particolare, non c'è nemmeno l'ombra". Inesistente è anche l'attenzione verso la politica, spesso liquidato con una superficialità pari all'ignoranza su certi argomenti. Fanno eccezione le settimane della campagna elettorale per le amministrative, più per logica di mera appartenenza parentale che per effettiva convinzione e consapevolezza politica. Troppo comodo delegare tutto agli altri, salvo poi lamentarsi se le cose non vanno come si vorrebbe. Ha scritto un esponente di quella che fu la contestazione giovanile tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70: tu puoi anche scegliere di non decidere, tanto è la politica che decide anche in tuo nome. Un dato è eloquente: tra gli spettatori delle sedute del consiglio comunale la presenza degli under 23 si conta veramente sul palmo di una mano. Un segnale poco edificante. Gli anni dei giovani che animavamo una radio libera, con una partecipazione molto estesa e un seguito di pubblico considerevole, sono lontanissimi.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 11-09-2007 - Categoria:
Cronaca