La tragedia domenica al largo di Djerba: morti otto migranti
Otto immigrati tunisini sarebbero morti in seguito al naufragio dell'imbracazione sulla quale stavano viaggiando nel tentativo di raggiungere la Sicilia. L'incidente sarebbe avvenuto domenica al largo dell'isola di Djerba, in Tunisia e a darne notizia sono state alcune associazioni non governative secondo le quali un altro immigrato sarebbe ancora disperso, mentre un decimo sarebbe stato salvato.
Sempre secondo le associazioni, una ragazza tunisina residente nel trapanese si troverebbe già in Tunisia per il riconoscimento della salma del fratello, un trentanovenne che si trovava sull'imbarcazione. «Non vogliamo fare nessun nesso causale - ha detto Fulvio Vassallo del Ciss, Cooperazione sud-sud - ma ci sembra preoccupante che l'incidente sia accaduto qualche ora dopo che a Tunisi si è svolta la Conferenza interministeriale sul Mediterraneo, con la partecipazione del governo italiano, nell'ambito della quale si sono discussi i metodi di contrasto alla clandestinità».
Continuano nel frattempo gli sbarchi in Sicilia. Solo ieri ne sono arrivati 300, in due riprese, nel porto di Siracusa. Per tutti sono cominciate le procedure di identificazione da parte dell'Ufficio stranieri della questura, prima di essere trasferiti nei centri di accoglienza. Il primo sbarco è avvenuto intorno alle 7,30. In 150, per la maggior parte somali, tra cui 22 donne (tre delle quali in stato di gravidanza) e 16 bambini, uno di appena 3 mesi, navigavano stretti come sardine a bordo di un barcone che andava alla deriva quando domenica pomeriggio erano stati intercettati da una unità della Marina spagnola mentre si trovavano a 65 miglia a largo di Portopalo di Capo Passero.
La nave iberica aveva scortato i clandestini fino a quando non erano arrivate in zona tre mezzi della Marina italiana che avevano imbarcato gli africani. Mentre nel porto si prestava assistenza ai migranti, a otto miglia a largo di Siracusa è stato intercettato un secondo barcone col motore in avaria. In loro soccorso sono stati mandati un rimorchiatore e una motovedetta della Guardia costiera che ha preso a bordo le donne e i bambini. Anche in questo caso gli extracomunitari, circa 130, erano soprattutto da somali ma tra loro ci sarebbero anche curdi.
Fonte: Il Manifesto - Quotidiano Comunista il 22-10-2002 - Categoria: Cronaca