«Agricoltori in ginocchio»

«Agricoltori in ginocchio» PACHINO - Il consorzio Igp Pomodoro di Pachino ha dato incarico al proprio legale di fiducia al fine di prospettare al prefetto i danni che l'intero settore dell'ortofrutta ha subito dal blocco dei Tir. Secondo il presidente del consorzio Sebastiano Fortunato e il direttore Salvatore Chiaramida, il comparto della produzione agricola è stato letteralmente messo in ginocchio e sono state messe in serio rischio gran parte delle produzione agricole locali. La positiva risoluzione della vertenza dunque ha fatto tirare un sospiro di sollievo a un comparto che ha corso un serio rischio. «Il consiglio di amministrazione del consorzio per la tutela dell'Igp Pomodoro di Pachino -hanno affermato Fortunato e Chiaramida - facendosi portavoce dell'imprenditoria agricola locale, messa in ginocchio dal blocco dei trasporti attuato dai padroncini, pur comprendendo i disagi del mondo dei trasporti, non può non denunciare il gravissimo danno arrecato da tali modalità di sciopero al comparto agricolo». Solidarietà da una parte dunque, ma profondo disagio per il blocco della commercializzazione di una produzione che invece è impossibile rallentare, infatti sono bastati appena tre giorni di fermo per mettere a repentaglio la già fragile economia pachinese che da tempo non fa più registrare margini di guadagno tali da rassicurare gli operatori del settore.

«Bloccare i trasporti su gomma sui quali viaggia quasi l'intera produzione nostrana, in un periodo come questo, da un lato, - hanno affermato i due dirigenti del consorzio - comporta la perdita di una grossa parte delle produzioni di zucchine e pomodoro verde, e dall'altra, rischia di portare al collasso le aziende agricole che puntano sui ricavi di questo periodo per ripianare i debiti contratti e avviare l'attuale campagna produttiva». Ancora una volta dunque il blocco dei trasporti su gomma ha messo a nudo una ulteriore fragilità del settore che si basa unicamente sul trasporto mediante Tir. Un meccanismo quest'ultimo che assicura certamente la rapidità delle consegne, ma che rischia di comprimere ulteriormente l'economia di un settore in cui i margini di guadagno rilevanti non si registrano nella fase della produzione ma in quella della commercializzazione.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 14-12-2007 - Categoria: Economia

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