PACHINO - Continua il tour elettorale dei big politici a Pachino. Dopo Luciano Violante ad essere ospite di partiti e movimenti locali domenica scorsa è stato Ugo Intini della Rosa nel Pugno che ha incontrato lo Sdi, Rinascita e la Lista Campisi ed ieri è stata la volta del governatore della Sicilia Totò Cuffaro in visita ad alcune realtà agricole locali accompagnato da numerosi esponenti dell'Udc e da alcune liste civiche. Cuffaro, intrattenutosi con una frangia di agricoltori, ha rassicurato sulla missiva che ha spedito d'intesa con il ministro dell'agricoltura Gianni Alemanno alle banche per la sospensione delle procedure esecutive relative ai crediti vantati dagli istituti bancari. La presenza di esponenti politici di area centrista ma che non appartengono all'Udc locale, rafforzano comunque l'ipotesi di un accordo di ampio respiro che abbraccia buona parte dell'area moderata pachinese, un accordo che potrebbe ricomprendere anche le elezioni comunali per la sindacatura pachinese.
In merito alla politica locale, dopo le insistenti voci che ipotizzavano intese già raggiunte tra An o parte di essa e la coalizione centrista formata da Primavera Pachinese, Noi Pachinesi, Pachino Nuova e Nuova Sicilia, è arrivato il chiarimento da parte del coordinatore di An Giuseppe Randazzo che ha bollato come mere illazioni tali accordi. “An in questo momento sta lavorando molto sull'analisi degli errori del passato per non ricommetterli più, -ha affermato Randazzo- basandosi su alcuni pilastri. Il primo è il ruolo centrale dei partiti e della politica. Per questo, -ha continuato- non avranno spazio al nostro interno i mestieranti della politica e delle poltrone, cioè quelli che sono interessati a rivestire posizioni personali, così come non ci sarà spazio per i migratori che si spostano da una parte all'altra in funzione delle cariche che potrebbero ricoprire. Questi così come gli uccelli migratori potrebbero portare i virus dell'influenza aviaria facendo perdere l'identità al partito. Pertanto volendo usare un termine marinaro, non imbarcheremo chi vuole garantirsi un posto al sole pur rimanendo in coperta. Noi vogliamo garantire la massima democraticità dei processi decisionali coinvolgendo l'assemblea e non ripetere gli errori del passato agendo secondo le volontà di pochi.
Pretendiamo inoltre autonomia sempre nell'ambito delle direttive di indirizzo politico per cui non funzioneranno i protettorati diretti personali. Inoltre, -ha continuato Randazzo- l'obiettivo del partito è quello di rafforzare chi sta al timone della barca, sia esso un commissario o un presidente del circolo che vuole essere elemento coagulante. Se taluno ha delle ambizioni, le faccia presenti al commissario che deve essere il vero elemento coagulatore e di sintesi”.
Riguardo alla sindacatura, Randazzo ha affermato: “Nel centrodestra ci sono due anime. Una, quella civica, sembra avere già raggiunto un accordo. Nella seconda anima, quella dei partiti della Cdl dopo le politiche si farà una seconda proposta da confrontare con quella dell'area civica. Dalla sintesi delle due proposte scaturirà certamente un candidato unitario.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 04-04-2006 - Categoria:
Politica