PACHINO - Il segretario dei Ds Salvatore Borgh, vuole analizza l'amara situazione in cui versa l'agricoltura pachinese e di conseguenza i drammi quotidiani con i quali gli agricoltori devono fare i conti. Sono molti in città i cittadini che vivono, o cercano di vivere, con i frutti del loro lavoro agricolo, occupazione che ormai da qualche tempo non rende più. «La questione agricola di Pachino - afferma il segretario diessino - si presta a tante interpretazioni e, certamente, ha radici antiche e risulta difficile trovare soluzioni e rimedi. La proposta fatta dal presidente della provincia Bruno Marziano, durante un incontro con gli agricoltori pachinesi avvenuto prima che questi organizzassero uno sciopero generale, di avviare un tavolo di concertazione tra le categorie e le istituzioni sembra la cosa più realistica e la meno demagogica da effettuare per risollevare le sorti degli agricoltori locali». Il segretario dei Ds analizza poi la situazione del governo di centro destra che vige in Italia, nella nostra regione e, fino a prima della sfiducia al sindaco Barone, anche nel nostro comune. «Spiace invece constatare - continua Borgh - che uomini sia governo che delle istituzioni locali si facciano prendere la mano nel cavalcare la protesta che sale dagli agricoltori.
Questo governo nazionale, così come quello regionale, non ha mai dato neppure un contributo, seppur minimo, per indicare una via d'uscita dal problema agricolo del nostro territorio. La scorsa amministrazione comunale poi, è stata la più inefficiente e incompetente mai vista a Pachino. Ecco perché non è credibile ciò che propone il centrodestra. Questi si ricordano di Pachino solamente sotto elezioni, per cercare i ottenere dei voti, ma non hanno mai dato nulla alla nostra città e alle nostre esigenze. Un governo centrodestra che ha il ministro dell'agricoltura e l'assessore all'agricoltura, ed un comune che ha avuto un sindaco del ramo, dovrebbero avere il pudore, starsene da parte e chiedere scusa agli italiani e ai pachinesi per la loro incapacità dimostrata in questi anni. Purtroppo oggi - conclude Borgh - assistiamo al tentativo di rimettersi in prima fila, facendo finta di niente, come se non fossero stati loro i responsabili e, con una enorme faccia tosta si fanno vedere a Pachino e si organizzano per riproporsi all'elettorato. Il fatto stesso che ci stiano tentando e che pensino di riuscire in qualcosa mi fa dire che Pachino è proprio caduta in basso». Il segretario diessino conclude così la sua analisi sull'attuale situazione pachinese. Intanto, alcuni agricoltori locali si sono riuniti insieme costituendo la "lista degli agricoltori di Pachino".
S.S.
Fonte:
LaSicilia.it il 29-03-2006 - Categoria:
Politica