Aias, battaglia per riaprire

Aias, battaglia per riaprire PACHINO - Verifica logistica dei locali e delle attrezzature del centro Aias pachinese nei giorni scorsi da parte delle decine di famiglie di utenti in previsione di una ispezione che si terrà nei prossimi giorni per appurare l'idoneità dei locali all'utilizzo sanitario. Le famiglie dei disabili, in occasione degli auguri pasquali, hanno fatto il punto sulla situazione che da tempo vede impegnata la direzione del centro in un braccio di ferro con gli organi competenti al fine di ottenere la riapertura del centro e la stipula di una convenzione. Nonostante le speranze di una imminente riapertura già annunciata da diversi mesi il centro rimane ancora chiuso pur in presenza della disponibilità dei locali e delle attrezzature perfettamente funzionanti e moderne. “Oggi non si riesce a capire, -ha affermato il prof. Pitruzzello, coordinatore dei centri Aias- perché, anche a brevissima distanza l'uno dall'altro, ci sono centri perfettamente operativi a Ragusa, a Modica, a Pozzallo, e in provincia di Siracusa a Pachino, con un bacino di utenza piuttosto ampio ricomprendente anche Portopalo, non si riesce a trovare il bandolo della matassa tale da far riaprire il centro”.

Pitruzzello ha anche puntato il dito sulla situazione sanitaria non rosea.
“Il centro Aias assume una importanza ulteriore, -ha affermato- anche alla luce del fatto che a Pachino e Portopalo non c'è un ospedale e dunque i disabili di oltre trentamila abitanti (tali sono i cittadini di Pachino, Portopalo e Marzamemi) devono spostarsi, affrontare spese e pericoli, con un sistema viario certamente non all'avanguardia, andare in altri comuni nonostante ci sia un centro perfettamente funzionante che però ad oggi è ancora chiuso”. A dire la sua è stata anche la presidente dell'Aias locale Pina Casalino che ha affermato: “Spero che entro questa primavera possa finalmente essere sbloccata la situazione relativa all'assegnazione dei fondi in modo da permettere la riapertura del centro. Oggi le famiglie sono costrette ad affrontare le spese e soprattutto i disguidi dei viaggi per utilizzare i centri Aias dei paesi vicini. È una ingiustizia a cui va posto rimedio”. Pitruzzelli ha poi reso noto che sarà chiesto ufficialmente al sindaco di intervenire ancora una volta al fine di perorare la causa dell'utenza per ottenere la celere riapertura della sede pachinese dell'associazione. La vicenda è seguita da vicino anche dall'On. Egidio Ortisi che nei mesi scorsi aveva indicato le direttive da attuare al fine di agevolare il ritorno in attività dell'associazione.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 10-04-2007 - Categoria: Cronaca

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