PACHINO - Intervento del direttore del consorzio Igp Pomodoro di Pachino Salvatore Chiaramida al fine di sgombrare il campo da alcune illazioni e cattive interpretazioni che si sono diffuse in questi giorni in merito al marchio di certificazione del pomodoro di Pachino. «Il consorzio non ha bisogno di alcun ulteriore riconoscimento da parte del Ministro essendo stato già riconosciuto nel 2006. Per poter essere riconosciuto il Consorzio ha dovuto dimostrare di essere rappresentativo, cioè di avere come soci almeno i 2/3 dei soggetti iscritti all'albo tenuto dalla società di certificazione nominata dal Ministero "Socert".
Siccome il riconoscimento del Ministero è triennale, entro luglio 2009 il Consorzio deve solo confermare la sua rappresentatività. Non è corretto pertanto dire che si rischia il ritiro del marchio Igp, che è cosa diversa e che avviene in casi estremi. Tra l'altro vi sono decine di marchi di qualità Dop e Igp riconosciuti dalla Comunità europea i cui rispettivi consorzi di tutela non sono riconosciuti dal Ministero». Secondo Chiaramida inoltre il Consorzio di tutela non può imporre di iscriversi all'albo tenuto dalla Socert, né si può occupare della commercializzazione essendo un consorzio deputato solo ed esclusivamente alla tutela da eventuali abusi. E' rimesso alla volontà degli operatori intavolare un discorso di sinergia commerciale atto a potenziare e concentrare l'offerta del prodotto che ad oggi è estremamente frammentata.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 06-01-2009 - Categoria:
Cronaca