PACHINO - Miracolo o quasi. Si chiude questa mattina il mese di luglio di un'estate piuttosto calda e né a Pachino né a Marzamemi l'acqua è mai mancata, neanche per un giorno. Roba da non credere se solo si pensa agli anni scorsi, quando guasti a ripetizione, cali di pressione, aria nelle condutture ammutolivano i rubinetti. Sembrano un ricordo i tempi del via vai delle autobotti o delle lunghe e snervanti attese telefonando all'ufficio tecnico per richiedere l'intervento dei mezzi comunali per riempire i serbatoi delle abitazioni, spesso posizionati in luoghi scomodi e non accessibili. La preoccupazione che l'incubo possa ritornare c'è, ma ad oggi tutto è tranquillo. Una situazione su cui nessuno, fino a qualche mese fa, avrebbe scommesso un solo centesimo, visto anche quanto accaduto in primavera, quando i guasti alla conduttura erano stati innumerevoli e si era rischiata persino l'implosione della rete esterna a causa di un pericoloso effetto domino nelle falle che si aprivano di continuo. Cosa è cambiato e com'è stato risolto il problema, lo ha spiegato il capo dell'ufficio tecnico Angela Guastelluccia: «Stiamo raccogliendo i risultati di mesi di duro lavoro - ha affermato l'architetto Guastelluccia - e soprattutto di sacrifici del personale che si sta dedicando anima e corpo alla sorveglianza continua della rete. Ripariamo in continuazione anche le perdite lungo la condotta che potrebbero essere trascurate, ma in questo modo evitiamo perdite di pressione e impediamo alle falle di ingrandirsi. Inoltre, nel caso di rotture nuove, il danno da perdita di pressione si riduce.
«Tutto ciò in attesa che l'estate passi e si possano utilizzare i fondi Ato per la sostituzione di parti integrali della condotta completamente fradicia. Si tratta di un equilibrio molto precario -ha aggiunto la Guastelluccia - ma che sta dando risultati».
I momenti difficili ci sono stati. «Qualche giorno fa - racconta - si è rotto un pezzo importante delle pompe. Abbiamo avuto un momento di panico, ma la popolazione non si è accorta quasi di nulla. Inoltre abbiamo sostituito integralmente il quadro elettrico e questo comporterà la possibilità di sostituire le pompe attualmente in utilizzo con una più grande, possibilmente allacciata direttamente nella condotta. In questo modo potrebbero non essere più utilizzati i serbatoi comunali di cui uno necessita immediati interventi di manutenzione e l'altro non è mai entrato in funzione».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 31-07-2009 - Categoria:
Curiosità