Al via in Tribunale la vicenda del naufragio

E' in programma martedi' prossimo l'udienza al Tribunale di Siracusa per il rinvio a giudizio di Youssef El Hallal, il capitano libanese della nave "Yoahn". La vicenda e' quella del naufragio del 26 dicembre '96 nelle acque internazionali, a 19 miglia da Portopalo di Capo Passero. In quella tragedia del mare persero la vita circa trecento cingalesi, pakistani ed indiani che cercavano di approdare in Sicilia dopo essere stati trasbordati dalla Yoahn in un barcone di legno maltese, l'F174. La collisione tra la nave ed il peschereccio fu il preludio alla tragedia, la piu' grave nel Mediterraneo del Secondo Dopoguerra. L'impegno del procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Roberto Campisi, ha impedito che sulla vicenda cadesse processualmente l'oblio. Dopo il ritrovamento a 19 miglia da Portopalo del relitto dell'F174 in seguito ad un'inchiesta del quotidiano "La Repubblica", la Procura di Siracusa ha cambiato il capo d'imputazione: omicidio plurimo volontario e non piu' colposo. Un reato che lascerebbe intata la questione della giurisdizione. Si tratta pertanto della conferma del grande attivismo del procuratore Campisi e della procura siracusana. Ed allora come la mettiamo con il diluvio di accuse lanciato l'anno scorso da piu' parti e spesso in prestigiosi contesti internazionali dove il ruolo della Procura aretusea veniva spesso omesso o al massimo citato di passaggio? L'unica voce fuori dal coro e' stata quella di un gruppo culturale siciliano, Colophon-Art, le cui ricerche ed analisi delle semplificazioni mediatiche allestite sul naufragio contro le autorita' italiane ed i pescatori di Portopalo hanno determinato anche la presentazione di un disegno di legge al Senato.

di Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 22-05-2003 - Categoria: Cronaca

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