Alla riscoperta del «Cinema di frontiera»

PORTOPALO (Sr) – Nelle due grandi, affollatissime piazze di Marzamemi e Portopalo, le due piazze più grandi e più a sud d'Europa, nel periodo dal 25 al 31 luglio, si è riscoperto il piacere di vedere il cinema su grande schermo, all'aperto, in mezzo alla gente, avvolti da caratteristiche strutture architettoniche, tra lo spagnoleggiante e l'arabo, cullati dallo sciabordio di uno splendido mare dai riflessi verde-azzurro: tutto ciò, grazie all'iniziativa del «Festival Internazionale Cinema di frontiera», ideato e diretto da Nello Correale e organizzato dal Cinecircolo «Baia delle Tortore» Onlus di Pachino, che ha per presidente Turi Pintaldi; una manifestazione che – nonostante sia giunta solo al secondo anno di vita e abbia qualche problema di finanziamenti – risultando fedele alle sue caratteristiche di apertura alle contaminazioni, alla sperimentazione, ai linguaggi autentici e innovativi, ha saputo coniugare la quantità con il livello qualitativo e variegato delle proposte, riuscendo, in tal modo, a registrare un afflusso di pubblico superiore a quello, già elevatissimo, dell'anno scorso.

La giuria del Festival Internazionale (presieduta da Pierre Todeschini, direttore del Festival di Annecy, e composta dal produttore Amedeo Pagani, dal regista Francesco Calogero, dall'attrice Donatella Finocchiaro e dal docente universitario Fernando Gioviale) ha assegnato il premio come miglior film alla co-proudzione franco-spagnola «Loin» di André Techiné, film intenso e delicato, mentre il Premio alla giuria è andato al danese «Italiano per principianti» di Lone Scherfig, con una menzione speciale al film albanese (co-prodotto con Belgio e Francia) «Tirana anno zero» di Fatmir Koci; il Premio del pubblico è andato, invece, all'australiano «Terza generazione» di Kate Woods. Per quanto riguarda il Concorso riservato ai 40 selezionati, la Giuria, presieduta da Salvatore Maira, ha assegnato il Premio come migliore opera a «Racconto d'inverno» di Cristina Catalani, con una menzione Speciale a «Giovanni S.» di Alessandro Cacchiarelli.

Oltre ai film in concorso, il Festival si è distinto per un interessante omaggio al produttore Amedeo Pagani (di cui, al Cinema Politeama di Pachino, sono stati proiettati i film più significativi) per la Rassegna «Dal fronte al confronto» e per quella intitolata «Sicilianima» (comprendente «Il Bell'Antonio» di Mauro Bolognini, «Gli astronomi» di Diego Ronsisvalle, «Respiro» di Emanuele Crialese). Da segnalare, tra gli «Eventi speciali», la proiezione di «Cinque a zero» (divenuto, in Francia, «La fameuse équipe») diretto, nel 1932, da Mario Bonnard, primo film sonoro di Angelo Musco e primo film da lui interpretato rimastoci (dato che è da considerarsi irrimediabilmente perduto il «San Giovanni decollato» del 1917) che non si vedeva da 70 anni poiché era considerato anch'esso perduto; e la proiezione di un film di cui si parla molto, ma che, in effetti, sono pochi ad aver visto: «Vulcano» di William Dieterle, con una superba interpretazione di Anna Magnani, in una nuova copia francese, che è stata proiettata martedì 30 luglio, a Portopalo, dopo una presentazione del suo produttore, Principe Francesco Alliata, che ha ripercorso le vicende tormentate del film che hanno portato, a causa della concorrenza con «Stromboli» di Roberto Rossellini, con Ingrid Bergman, alla cosiddetta «guerra dei vulcani»; ma, in compenso, hanno anche contribuito a far conoscere le isole Eolie nel mondo: isole incantevoli e suggestive, come i due borghi marinari di Marzamemi e Portopalo, dove si è svolta e conclusa mercoledì sera, con grande successo, quest'interessante iniziativa cinematografica.
Fonte: Gazzetta Del Sud On Line il 02-08-2002 - Categoria: Cultura e spettacolo

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