Sulla nuova moria di pesci alla foce del fiume Tellaro, in piena zona della riserva di Vendicari, si allertano gli uomini del Corpo di guardie ecologiche dell'Ente fauna siciliana. Il responsabile provinciale, Corrado Bianca, ha allertato a sua volta il Corpo forestale e la Polizia municipale di Noto. Successivamente ha chiesto l'intervento del Lip per conto del quale è intervenuta la dottoressa Gangi che ha effettuato i prelievi.

Le guardie ecologiche hanno poi portato alcuni pesci al servizio veterinario dell'Asl 8. Successivamente è stato effettuato un prelievo sul posto alla presenza del dottor Cappello, responsabile del servizio. Dalle prime indagini la causa è da attribuirsi alla mancanza di ossigeno nelle acque con una conseguente morte dei pesci per lenta asfissia.
Si tratta di un fenomeno che si ripropone periodicamente con l'arrivo delle prime piogge e soprattutto in questo periodo dell'anno.

L'origine del fenomeno di inquinamento è stata individuata principalmente nella saia Randeci, in territorio di Rosolini, che si riversa sul Tellaro immettendo gli scarichi fognari e i residui della spremitura delle olive. E' stata data notizia di reato alla procura della Repubblica.