PACHINO - Parte la contestazione da parte dei dirigenti del comune di Pachino nei confronti del commissario straordinario Margherita Rizza. Dopo la revoca, da parte del funzionario palermitano delle funzioni dirigenziali nei confronti dei 12 dipendenti aventi funzioni apicali, revoca avvenuta lo scorso 30 dicembre, i dirigenti della casa municipale pachinese hanno scritto una lunga lettera indirizzata al commissario contestando il provvedimento adottato. Non è chiaro se la lettera sia stata protocollata o se sarà consegnata brevi manu al commissario al suo rientro in città previsto probabilmente per domani. Secondo indiscrezioni i 12 dirigenti a cui sono state revocate le funzioni, contesterebbero i metodi adottati dal commissario Rizza che, a loro dire, avrebbe preso una decisione che esorbita dai suoi poteri. Il commissario che fa le veci del sindaco in caso di sfiducia infatti dovrebbe limitarsi solo all'ordinaria amministrazione, mentre il riassetto delle funzioni dirigenziali ed apicali non rientrerebbe nelle attività ordinarie della casa municipale.
Non manca tuttavia chi approva il provvedimento adottato soprattutto nell'ottica del contenimento della spesa per la cura dimagrante a cui le casse municipali sono obbligate nel tentativo di evitare il dissesto economico. Le funzioni dirigenziali infatti erano state assegnate in maniera solo temporanea ed erano scadute, per cui il commissario non ha provveduto alla rinomina evitando il regime di tacita proroga delle funzioni in vista di un possibile riassetto. La Rizza inoltre, prima di dare avviso ai 12 funzionari che le loro posizioni apicali non sarebbero state prorogate, ha sanato il precedente periodo in cui i funzionari avevano svolto le funzioni dirigenziali senza espressa determina. Ora si attende la decisione del commissario. C'è chi ipotizza la nomina di alcuni funzionari, ma in numero piuttosto ridotto rispetto a quelli preesistenti. Tale meccanismo comporterebbe inevitabilmente l'accorpamento di alcuni settori che verrebbero riuniti sotto un'unica guida. Un provvedimento, questo, che comporterebbe dei tagli ma anche diversi malcontenti in seno a chi ha fino ad ora ricoperto funzioni di responsabilità ed ora si ritroverebbe ad occupare un semplice posto di impiegato. Sotto la lente di ingrandimento dunque il metodo che sarà utilizzato da parte del funzionario regionale che si è già distinto per il suo decisionismo soprattutto alla luce della grave crisi economica che attanaglia la casa municipale.
L.S.
Fonte:
LaSicilia.it il 12-01-2009 - Categoria:
Cronaca