PORTOPALO - Un consiglio comunale informale, in cui si è dibattuto della problematica relativa alle aree Sic-Zps nel territorio compreso tra Pachino e Portopalo di Capo Passero, si è svolto giovedì sera nell'aula consiliare del comune portopalese. Tra gli interventi quello di Salvatore Dell'Arte, presidente di una delle principali realtà produttive del comprensorio Igp, che ha ribadito la contrarietà al provvedimento di istituzione di queste aree, che di fatto rischia di ridimensionare non poco il settore agricolo. Il sindaco di Portopalo, Fernando Cammisuli, ha ribadito che l'errore di fondo nella creazione di queste aree sta nell'essersi basati su cartografie molto vecchie. "Non è possibile prendere fotografie e carte oltremodo datate - ha affermato Cammisuli - pertanto, fermo restando la necessità di tutelare l'ambiente, non possiamo essere favorevoli a un provvedimento che, soprattutto nel nostro territorio, riduce notevolmente gli spazi per l'agricoltura, con grave nocumento per uno dei settori più importanti dell'economia di questo comprensorio. Siamo pronti a presentare, dunque, il ricorso al Tar a difesa degli agricoltori che si ritrovano chiusi dalle aree Sic e Zps istituite".
Una posizione che è stata condivisa quasi all'unisono da tutti i presenti. Alcuni distinguo, rispetto alle posizioni palesate da Dell'Arte e Cammisuli, sono stati avanzati da esponenti della sinistra locale (Antonello Capodicasa, ad esempio, consigliere d'opposizione a Portopalo, e i componenti del comitato "Amanti di Capo Passero") che hanno puntato l'attenzione sull'aspetto legato alla tutela ambientale che viene ad essere attenzionato con l'istituzione delle aree Sic-Zps. I produttori agricoli hanno manifestato tutta la loro preoccupazione. "Ci chiediamo - ha affermato un agricoltore presente all'incontro - se sia giusto mettere a rischio il nostro lavoro e i sacrifici di una vita in questo modo. Vanno cercate soluzioni alternative a queste aree Sic e Zps".
SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 16-09-2006 - Categoria: Cronaca