Altro stop dal Comune per la costruzione dei parchi eolici

Altro stop dal Comune per la costruzione dei parchi eolici PACHINO - Ancora uno stop alla costruzione dei parchi eolici. Il comune di Pachino ha opposto un netto diniego alla richiesta, da parte della Greenco, la società milanese che si occupa della installazione di mulini a vento energetici, a realizzare, su territorio comunale un elettrodotto per consentire all'energia prodotta da un parco eolico che sarebbe dovuto nascere su territorio di Noto, di raggiungere il trasformatore primario Enel ubicato in via Pascoli. La questione eolico, ritornata improvvisamente all'ordine del giorno, aveva provocato una levata di scudi. Dopo le richieste di qualche anno fa da parte di alcune società interessate a realizzare parchi eolici in territorio di Pachino, l'amministrazione del tempo ed i consigli comunali, temendo un eccessivo impatto naturalistico e visivo, optarono per il rigetto delle richieste. Il consiglio comunale pechinese addirittura approvò una risoluzione con cui dovevano ritenersi automaticamente rigettate le richieste di installazione di mulini a vento per almeno un decennio. Il problema maggiore infatti non era rappresentato dalla produzione di energia pulita, ma alle conseguenze sul fronte ambientale e naturalistico. I pali infatti, venivano considerati impattanti sul territorio e ritenuti inadatti all' estetica ed alla naturale vocazione economica e turistica dei luoghi.

Nonostante ciò, nei mesi scorsi, la Greenco aveva presentato un progetto per l' installazione di 21 pali eolici da mettere a dimora non già sul territorio pechinese ma su quello di Noto. I pali tuttavia, ancorché ubicati in agro netino, si sarebbero trovati a stretto ridosso del comune pachinese, dato che il territorio della città barocca si estende fino alle porte di molti comuni. Da qui anche la richiesta di convogliare l'energia prodotta negli impianti Enel di Pachino. La richiesta della Geenco risultava essere, peraltro, una variante di un precedente progetto. Il comune Pachinese, onde evitare tutto ciò, ha deciso di opporre il suo diniego anche alla realizzazione dell'elettrodotto, eliminando così, in maniera definitiva, ogni possibilità di realizzazione. Diniego sarebbe stato opposto anche dal comune di Noto che, peraltro, si era conformato alla decisione di tutti i comuni della provincia che, in passato, avevano ritenuto inadatta questa forma di produzione energetica alle caratteristiche locali. Il nuovo no è arrivato però ai limiti della scadenza dei termini previsti per esprimere il parere delle amministrazioni, e le autorizzazioni rischiavano di essere concesse con la forma del silenzio assenso, un po' come fu per il pontile alla Balata di Marzamemi. Scongiurata, dunque, in extremis, la realizzazione del parco energetico, parco che, peraltro, sarebbe sorto ai margini della riserva naturale di Vendicari.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 14-07-2012 - Categoria: Ambiente

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