MARZAMEMI - L'amianto nello stabile situato nei pressi di piazza Regina Margherita, a Marzamemi, è ancora lì. A distanza di quasi un anno nulla è cambiato. Era stato segnalato poco prima dell'edizione 2010 del Festival del cinema di frontiera. L'immobile era a pochi passi dal punto dove si svolgevano le «chiacchiere sotto il fico», una delle iniziative collaterali alla kermesse cinematografica del borgo. Amianto, badate bene, danneggiato e potenzialmente in grado di provocare pericolosissime patologie. Lo stabile è privato ma sarebbe il caso di porgersi alcune semplici domande, da cittadini: cosa ha fatto il sindaco di Pachino, primo tutore della salute pubblica, per segnalare quanto evidenziato attraverso la stampa? Residenti a Marzamemi ci hanno detto che nulla è cambiato, tutto è come prima. Ed intanto sta per arrivare nuovamente la bella stagione. In primavera, con le belle giornate, le passeggiate aumenteranno poi arriverà luglio e ci sarà un'altra edizione del festival del cinema, diventato ormai un tratto identificativo, il più prestigioso del borgo marinaro.
Allora ci si chiede: ma se non si è solerti a difendere la salute pubblica, per cosa ci si deve muovere? Si parla di tutelare (giustamente) gli scieri della tonnara ma intanto si chiudono entrambi gli occhi davanti all'eternit a due passi dalla piazza. Intanto, operatori di Legambiente Pachino ieri mattina hanno fatto un giro attorno al perimetro della città trovando il solito scempio di discariche abusive. Nella zona di Vita Novella, ad esempio, adagiate sotto un albero, c'era di tutto: materiale di scarto da lavori di carrozzeria, ad esempio, e altri inerti. Un territorio devastato. «Girare attorno al perimetro urbano vuol dire rischiare di vedere il tuo sangue diventare acqua, - afferma, con sarcasmo misto ad amarezza, Salvatore Maino - ieri mi sono recato insieme ad un altro associato nella zona di Vita Novella e lì abbiamo notato e fotografato di tutto. Penso che il livello di civiltà è talmente basso da non meravigliarsi più di nulla. Ma non ci dobbiamo arrendere e continuare a girare e denunciare le cose non vanno, tantissime, in ambito ambientale». Presto, la sezione pachinese di Legambiente metterà in atto iniziative comuni con i colleghi di Noto. «E continueremo a vigilare sugli interventi di ripulitura e rimozione dei rifiuti anche pericolosi, come da impegno pubblico preso dal sindaco. Non daremo alcuna tregua agli amministratori pubblici, - aggiunge Maino - perché con la salute dei cittadini nessuno può permettersi di perdere tempo o scuotere le spalle, lavandosene le mani».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 18-03-2011 - Categoria:
Cronaca