PACHINO - Tutto fermo alla composizione di nuove liste civiche, con la sensazione che anche questa tornata si trasformerà in un percorso accidentato tra mille posizioni diverse in grado di condizionare tutto e tutti. Uno è il punto e gli ultimi due mesi sono stati oltremodo indicativi: la crisi dei partiti. Il Pd è commissariato, il Pdl non è ancora nato e sembra già una babele. Rotta da una parte, Giliberto dall'altra (entrambi con chiari intenti di volersi candidare a sindaco) mentre la dirigenza siracusana di Forza Italia ha già fatto capire di voler puntare su Paolo Bonaiuto e la sua aggregazione di liste civiche dove Rinascita è pronta a recitare, per l'ennesima volta, la parte del leone. Ma Bonaiuto non piace all'area di Alleanza Nazionale, né locale né siracusana.
Quale la via d'uscita da questo labirinto? Difficile dirlo. A sinistra, a parte Preziosi, il buio è totale. Realtà come Rifondazione Comunista e i Comunisti italiani, se si esclude il solito instancabile La Corte, sembrano essersi volatilizzate. Resta l'opzione movimentista: Progetto Pachino e Orgoglio Pachinese, almeno per la provenienza politica dei principali aderenti, possono classificarsi come di sinistra anche se i promotori puntano al superamento di questa dicotomia in nome dell'interesse generale della collettività pachinese. La tornata amministrativa 2009 sarà quella delle liste civiche? Probabile ma non scontato. Intanto le schermaglie sugli organi di stampa proseguono, spesso su problemi di «lana caprina». Dei guai della città, del suo buco di bilancio e del rischio di «default finanziario» fin qui nessun cenno. Gli elettori sperano che lo si faccia dopo la presentazione delle coalizioni che chiederanno il consenso il 6 e 7 giugno. Resta una sensazione generale di spaesamento nel festival delle liste civiche e l'impressione che il futuro del comune si sta per affrontare non in città ma a Siracusa.
SER.TAC.
Fonte:
LaSicilia.it il 19-03-2009 - Categoria:
Politica