PACHINO - L'aspetto cinematografico dell'opera di Enzo Lauretta e l'analisi dell'ideologia letteraria oggetto di riflessioni in occasione di un convegno culturale. Lo studio dei romanzi dell'illustre scrittore di origine pachinese da parte di Stefano Milioto, collaboratore di Lauretta nella realizzazione di una sceneggiatura e di Sara Zappulla Muscarà, docente all'Università di Catania, ha messo in luce l'adattamento dell'opera narrativa ai canoni della produzione cinematografica, in rapporto alle esigenze del linguaggio della parola e dell'immagine. Se «Per la sposa era bellissima» Milioto parla di un romanzo a potenzialità filmiche, in cui la parola diventa immagine, secondo un ritmo proprio della narrazione cinematografica, così si esprime a proposito della sceneggiatura de «I salmoni del san Lorenzo": «Lunga la cronaca dei contatti, tanti gli scambi di idee, prima di arrivare ad una stesura definitiva solo per modo di dire».

Sara Zappulla Muscarà, invece, sottolineando le potenzialità di un linguaggio naturaliter cinematografico e di un intreccio profondo, su «I salmoni del San Lorenzo» afferma: «Se come in questo caso l'autore del romanzo coincide con l'autore della sceneggiatura, parliamo di un cinema più forte, perchè sposa la fascinazione visiva dell'immagine e la carica espressiva della parola». Il tema letterario dell'educazione sentimentale è stato approfondito da Roberto Tessari, docente di drammaturgia teatrale, attraverso l'analisi della trilogia della memoria.