PORTOPALO - Due sbarchi clandestini in poche ore. Quasi 60 cittadini, per lo più eritrei sono sbarcati ieri sulle coste portopalesi. Nel triste bilancio degli sbarchi si contano anche 6 donne, due neoanate e un morto. Mussie Tesfalem Gherbriwet è il nome dell'uomo trovato cadavere dalle forze dell'ordine nella mattina di ieri, l'uomo era nato ad Addis Abbeba il primo luglio del 1974 e, da una prima analisi, sembra che sia morto di stenti sull'imbarcazione. Il corpo dell'uomo, apparentemente morto trenta ore prima dell'approdo sulle coste portopalesi, ha viaggiato per giorni insieme agli altri clandestini. Le circostanze della morte non sono ancora molto chiare in quanto sull'imbarcazione è stato trovato un borsello contenente un kit per effettuare l'analisi diabetica, resta quindi ancora da chiarire se il giovane morto soffrisse di questa malattia o se il kit per effettuare l'analisi appartenesse a qualche altro clandestino. Le forze dell'ordine giunte sul posto non si sono fermate e, poco dopo lo sbarco sono riusciti a individuare il presunto scafista. La carretta del mare era stata avvistata intorno alle 7:00 del mattino di ieri da un gommone della Capitaneria di Porto di Portopalo.
Gli uomini della Capitaneria, allertati dal comando catanese si sono subito mobilitati per cercare l'imbarcazione clandestina e, la professionalità del comandante Salvatore Cascione ha fatto sì che nel giro di poco tempo i clandestini venissero intercettati a trasportati al porto. Arrivati sulla terra ferma intorno alle 9:00, i clandestini mostravano evidenti segni di disidratazione tanto che un uomo è stato subito trasportato all'ospedale di Noto per accertamenti. Verso sera poi un altro sbarco, questa volta leggermente più corposo. L'imbarcazione contenente i clandestini è stato intercettata da una motovedetta della Guardia di Finanza di Pozzallo che, ha avvistato l'imbarcazione in vetroresina in acqua internazionali in balia delle onde. In quest'ultimo approdo erano presenti anche due neonati di sesso femminile, le due piccole di circa 3 mesi stanno bene, in buone condizioni sono anche le rispettive mamme e gli altri clandestini arrivati al porto portopalese. I sessanta eritrei arrivati nel corso della giornata di ieri sono stati trasportati presso il centro di prima accoglienza di Cassibile. Di grande aiuto sono stati i volontari di protezione civile e la misericordia di Portopalo e l'associazione di protezione civile Anopas di Pachino. Intanto le buone condizioni del mare lasciano presagire altri sbarchi.
Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 26-08-2006 - Categoria: Cronaca