PACHINO - Arrivano buone notizie per il melone di Pachino. E' in atto infatti la procedura per il riconoscimento del marchio Igp. Lo ha reso noto il presidente dell'Associazione per la tutela dei prodotti tipici pachinesi Salvo Chiaramida.
«Il riconoscimento del marchio di Indicazione Geografica Protetta - afferma Chiaramida - consentirà di tutelare l'origine del prodotto». Un grande passo avanti per l'evoluzione dell'ortofrutta tipica del comprensorio, garantita da una serie di fattori, quali il terreno che presenta una certa variabilità di suoli, da quello sabbioso, al tipo alluvionale per passare ai suoli più simili a terre rosse sviluppate su rocce calcaree, la luce che raggiunge livelli di intensità e durata abbastanza elevati e le temperature con medie stagionali miti. Se a ciò si aggiungono le tecniche di coltivazione appropriate, il risultato è un prodotto di alta qualità, resistente, saporito e profumato.

«Il riconoscimento dell'Igp - spiega il presidente dell'Associazione per la tutela dei prodotti tipici pachinesi - consentirà di frenare il fenomeno di speculazione commerciale causato dall'immissione nei mercati di prodotti anonimi, per lo più provenienti dall'agrigentino, e denominati sotto il falso nome di meloni di Pachino». Sono in corso a questo proposito tentativi di accordo con il Comune di Ispica, nel cui territorio si produce anche un melone di qualità, in vista di un compromesso nella delineazione della zona in cui produrre un prodotto selezionato. Intanto, in questi giorni, con l'aumento delle temperature, si registra un mercato favorevole per il melone. Il persistere negli ultimi mesi di temperature basse, infatti, ha ritardato la produzione, determinando un aumento nei prezzi. La stagione estiva, del resto è vicina e presentarsi con alla grasnde distribuzione, nel momento di maggioreproduzione, con il marchio dell'Igv, costituirebbe un fattore decisivo per la penetrazione del frutto in tutti i mercati.

di Lidia Corallo