PACHINO - Anche il pomodoro di Pachino vuole il bollino. Così come avviene per le mele IGP Fuji Marlene che le cui vendite nel centro-sud hanno fatto segnare un incremento di ben il 41,5% rispetto al precedente riferimento del 2006, anche il pomodoro grosso ed insalataro a cui è riconosciuta la identificazione geografica protetta vuole il suo bollino al fine di propagandare meglio il prodotto e superare nello stesso tempo le maggiori difficoltà di confezionamento, diverse rispetto ad altre varietà di prodotto quale il ciliegino.
Il consorzio di tutela IGP pomodoro di Pachino vorrebbe intraprendere la strategia di una maggiore praticità di commercializzazione grazie proprio all'uso del bollino, anche se modificare il disciplinare successivamente al riconoscimento non è una via agevole. I lusinghieri risultati delle mele col bollino però invitano i dirigenti del locale consorzio a provare a percorrere questa via per migliorare le vendite del pomodoro insalataro IGP. A marzo il consorzio VOG della mela Marlene ha registrato per la qualità Fuji coltivata in Alto Adige da 5.600 soci, un aumento del 41,5% delle vendite nel sud Italia, grazie anche ad una strategia di vendita e ad una operazione promozionale innovativa: in 21 ortomercati 80 promoter e 68 grossisti partner hanno fatto conoscere a 874 fruttivendoli i pregi e le caratteristiche di questa dolcissima mela. La scelta di un mese di attività promozionale si è rivelata azzeccata. Lo stesso dovrebbe essere fatto anche per il dolcissimo pomodoro di Pachino alla cui azione di tutela dovrebbe unirsi una fase di promozione ed una strategia di commercializzazione adeguata per potere ottenere gli stessi lusinghieri risultati delle mele.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 20-04-2007 - Categoria:
Economia