Dai giudici della quarta sezione della Corte d'Assise di Appello è stata riconfermata la condanna all'ergastolo che già un'altra Corte aveva inflitto al boss di Lentini, Nello Nardo, perchè riconosciuto colpevole di avere autorizzato l'omicidio dell'autosalonista di Pachino, Salvatore Giuliano. La precedente sentenza era stata annullata dalla Corte di Cassazione perchè i giudici di merito non avevano tenuto in debita considerazione una richiesta di rinvio della camera di consiglio fatta pervenire dal difensore del boss lentinese, avvocato Giambattista Rizza. La violazione dei diritti della Difesa era stata rilevata dai giudici della Suprema Corte che, annullando la condanna al carcere a vita, aveva restituito il fascicolo al Tribunale di Catania affinchè fosse celebrato un nuovo processo a carico del boss lentinese. E così è avvenuto. Al termine del processo, i giudici della quarta sezione hanno riconosciuto colpevole Nardo dell'omicidio ai danni dell'autosalonista di Pachino, e gli hanno inflitto la pena del carcere a vita.
Contro la sentenza, l'avvocato Giambattista Rizza ha preannunciato ricorso per Cassazione ma questa volta perchè a suo dire la Corte non ha preso in considerazione la tesi a discolpa. Per Nardo si tratta del quarto ergastolo, anche se soltanto due sono già definitivi. L'omicidio di Salvatore Giuliano si verificò la sera del 26 febbraio 1992, nella centralissima piazza di Pachino e davanti all'ingresso dell'autosalone della vittima. In precedenza è stato condannato all'ergastolo anche il boss di Noto, Antonio Trigila, che aveva chiesto e ottenuto da Nardo l'autorizzazione per fare uccidere il referente per Pachino del clan dei Cursoti di Catania.
P.G.
Fonte: LaSicilia.it il 28-06-2005 - Categoria: Cronaca