Anopas, via al corso per volontari di protezione civile

PACHINO - E' iniziato lo scorso martedì il corso per volontari di protezione civile, organizzato dall'Anopas cittadina. Il corso dal titolo "Ama il prossimo tuo come te stesso", è stato finanziato dal Csve e sarà svolto presso la sede dell'Anopas in via Rubera 9. Durante il corso verranno toccati vari argomenti correlati al tema della sicurezza durante e del pronto intervento durante le calamità naturali o gli sbarchi clandestini. Relatori del corso saranno il senatore, dottor Pietro Ferrara, docente presso l'università di Roma che spiegherà ai partecipanti gli elementi base del primo soccorso, la rianimazione, il trasporto dei feriti ed egli infortunati con l'ambulanza e l'utilizzo della barella. Molti altri temi saranno trattati durante il corso, tra questi la sicurezza e l'evacuazione dai locali pubblici, l'ubicazione e l'utilizzo dei punti di ammassamento durante le calamità, temi curati del professore Michelangelo Blandizzi. L'ingegnere informatico Alessandra Lombardo spiegherà invece l'importanza della distribuzione dei generi di prima necessità mentre, la laureanda in scienza dell'educazione Cristina Lombardo terrà delle lezioni su come evitare gli stati di panico nei casi di emergenza. Durante le calamità non vanno dimenticati gli animali per questo il dottor Salvatore Carnemolla terrà dei seminari sul trattamento, il recupero e la prima assistenza degli animali durante la calamità.

Nella giornata di apertura relatori dell'incontro sono stati il presidente dell'associazione di volontariato Gianbattista Lombardo che ha spiegato gli scopi e le finalità sia del corso che del volontariato e il dottore Ferrara. «Fare volontariato - spiega il signor Lombardo - significa prendersi l'impegno di aiutare gli altri senza distinzione di credo razza e colore della pelle. Lo scopo del corso è quello di creare delle figure preparate ad affrontare tutte le emergenze che possono verificarsi, dai terremoti agli sbarchi clandestini». A prendere la parola martedì pomeriggio è stato anche il dottore Ferrara che nella sua prima lezione ha voluto spiegare l'importanza di essere un volontario di protezione civile. «Protezione civile - spiega il dottore - significa proteggere la gente, per fare questo bisogna essere preparati ma, non è indispensabile una laurea in medicina, basta avere delle basi di pronto intervento e un cuore grande. Nelle emergenze - continua il dottore - non bisogna certo fare grandi interventi medici però è necessario che coloro i quali si prestano a fare un servizio di protezione civile, aprano il loro cuore agli altri. Per aiutare chi ha bisogno è importante intrecciare un dialogo con che ci chiede aiuto, i volontari devono conoscere la situazione della persona che devono aiutare e devono letteralmente prendersi cura dell'altro, non solo da un punto di vista medico ma soprattutto affettivo».

Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 05-01-2006 - Categoria: Cronaca

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