PACHINO - È stato presentato venerdì sera il regolamento comunale per disciplinare l'installazione degli impianti di radiotelefonia cellulare sul territorio pachinese. Il regolamento, frutto di una collaborazione tra il comitato cittadino contro l'installazione all'interno dell'abitato dei ripetitori e l'esperto del comune Francesco Porzio, ha l'obiettivo di limitare e regolamentare l'installazione delle antenne che da qualche tempo sembravano
sorgere come funghi all'interno dell'abitato. L'esperto della casa municipale ha tenuto a sottolineare come l'installazione
non è stata vietata ma ne è stato disciplinato l'iter. Un iter che di fatto comunque ostacola non poco le compagnie telefoniche dato che intervenire sulla rete comporterà una programmazione biennale e necessiterà di una serie di studi circa il luogo scelto per il posizionamento del ripetitore. Lo strumento normativo, che per essere recepito dovrà passare al vaglio del
consiglio comunale, obbliga le compagnie telefoniche a prediligere i siti di proprietà del comune.
La casa municipale avrà dunque una sorta di prelazione sui lauti affitti che le aziende sono disposte a pagare come canone di locazione di un sito. Gli introiti ricavati confluiranno in uno speciale fondo che la casa municipale è obbligata a spendere a salvaguardia dell'ambiente ed alla bonifica dei luoghi. Solo quando le aziende riusciranno a dimostrare che i siti comunali posti fuori dalla cintura abitativa non sono adatti dal punto di vista tecnico, le aziende potranno individuare una zona interna al centro abitato e di proprietà di privati. L'installazione comunque non potrà ricadere nelle immediate vicinanze di scuole, asili, chiese, parchi e nei pressi di quelle che sono state individuate come zone di tipo A. Alla conferenza di presentazione, moderata da Luigia Toso componente del comitato contro le antenne, c'erano anche alcuni esponenti delle compagnie di radiotelefonia mobile a cui da qualche tempo viene impedito di installare ripetitori nonostante la copertura in molte zone della città lasci molto a desiderare. L'ingegnere Calleri, esperto del comitato, ha sottolineato come la tecnologia offra molte risorse per evitare l'installazioni di grandi antenne. Si tratterebbe di usare ripetitori a pannello o microcellule in grado di garantire un'ottima copertura del segnale e nel contempo mantenere standard qualitativi buoni ma poco invasivi e poco dannosi anche dal punto di vista delle emissioni elettromagnetiche. L'elettromagnetismo, certamente aumentato in maniera esponenziale negli ultimi anni, comunque non è dovuto solo alle emissioni delle antenne ma al numero di apparecchi elettrici entrati a far parte della vita quotidiana.
SA.MAR.
Fonte: LaSicilia.it il 06-11-2005 - Categoria: Cronaca