Antonio Di Rudinì e il liberalismo

Antonio Di Rudinì e il liberalismo «Antonio Di Rudinì e il liberalismo italiano. L'uomo, il politico, l'imprenditore». È questo il titolo dell'importante convegno che si terrà oggi, dalle 16 in poi, nella sede dell'Archivio di Stato di Palazzo Impellizzeri. Al centro della due giorni di studi la figura di Antonio Di Rudinì tra politica, famiglia e intuizioni imprenditoriali. Qualche cenno sulla figura del politico. Alla fine dell'ottocento, il marchese Antonio Starrabba Di Rudinì è uno dei più importanti statisti siciliani. Sindaco di Palermo, più volte Prefetto, Ministro dell'Interno e deputato. Di Rudinì, dopo l'unità d'Italia, ha ricoperto, più volte la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno. Questa in breve la scalata politica del marchese. Per il resto Di Rudinì è un conservatore liberale, moderato nella conduzione della politica estera, deciso, invece, sul fronte interno. Quando nel 1898 il generale Bava Beccaris reprime, con diverse vittime, la rivolta del caro pane di Milano inizia, però, il suo declino politico. È costretto alle dimissioni e poi si ritira dalla vita politica. Sul fronte economico. Di Rudinì era anche un proprietario terriero. Gli Starabba sono tra i fondatori della città di Pachino. Suoi i vigneti di contrada Bimmisca e Sajazza.

Non solo, suo anche il grande stabilimento enologico che sorge all'ingresso di Marzamemi, uno dei più moderni dell'epoca, di recente restaurato dal comune di Pachino. Lo scorso otto agosto ricorreva il centenario della sua morte. Sui due profili: quello politico e quello imprenditoriale si celebra il convegno di oggi. All'interno di Palazzo Impellizzeri anche una mostra dedicata alla famiglia Di Rudinì e alla sua attività imprenditoriale. Il Convegno verrà aperto dal saluto del Sindaco Corrado Valvo e del Presidente della Provincia Nicola Bono intorno alle 16. E saranno loro ad inaugurare la mostra. Alle 17 seguiranno gli interventi: Giuseppe Astuto, Giancarlo Poidomani, Salvatore Adorno, Francesco Balsamo. A presiedere la sessione il Professore Giuseppe Barone. Interessante è la mostra cui si accennava prima. È intitolata: «Antonio Di Rudinì: la famiglia e l'azienda» ed è curata da da Rosa Savarino. La sessione di studi proseguirà nella giornata di domani a Pachino e sarà presieduta da Rosario Mangiameli, con gli interventi di: Giuseppe Drago, Giuseppe Barone, Margherita Bonomo, Roberto Bruno, Gabriella Calleri.

giuseppe fianchino
Fonte: LaSicilia.it il 11-12-2008 - Categoria: Cronaca

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