Pachino – È stata uccisa con almeno quattordici coltellate inferte, con brutale violenza, al volto ed al collo. Francesca Moncada, 70 anni, è stata assassinata domenica sera nella sua abitazione situata a pian terreno in via De Pretis, alla periferia di Pachino.
I numerosi colpi sono stati inferti con un'arma da taglio, che ancora non è stata ritrovata. A scoprire per terra l'anziana donna, che da qualche settimana era costretta su una sedia a rotelle per la frattura di una gamba, è stata la vicina di casa, che poco prima delle 21 si era recata dalla vittima per farle compagnia durante la notte. Al suo arrivo la scena è stata straziante: la donna a terra già priva di vita. Irriconoscibile nel volto, tappeti e vestiti intrisi di sangue.
Una scena in netto contrasto con il resto della casa: l'abitazione si presentava in ordine ed anche la porta d'ingresso non presentava segni di effrazione. Gli agenti del commissariato di Pachino, coordinati dal dirigente, il dottor Grienti, stanno indagando su un omicidio che sembra assumere i contorni di un vero e proprio giallo. Il sostituto procuratore della Repubblica di Siracusa Giorgio Orano ieri mattina si è recato sul luogo del delitto per il sopralluogo. Questa mattina darà incarico al medico legale il dottor Giuseppe Bulla, per l'autopsia, che sarà eseguita in giornata. E proprio dall'esame autoptico potranno essere ricavate le prime indicazioni utili. Dalle prime indagini della polizia sembra che siano state inferte dall'omicida quattordici coltellate: fendenti che hanno colpito la donna al viso, al collo, al tronco. Forse il colpo mortale è stato inferto alla giugulare.
L'arma, che ancora non è stata ritrovata, dovrebbe essere secondo gli inquirenti un coltello con una lama, molto appuntita, forse una doppia lama. Ma non si esclude che potrebbe trattarsi di un punteruolo. A scoprire l'omicidio è stata la vicina di casa della vittima, che accudiva giorno e notte Francesca Moncada da quando l'anziana era sulla sedia a rotelle per via della frattura alla gamba. Domenica sera, poco dopo le 19,30, le avrebbe portato la cena e poi si sarebbe allontanata.
L'omicidio sarebbe avvenuto tra le 20,15 e le 20,30. Un quarto d'ora dopo sarebbe tornata la vicina per trascorrere la notte con la vittima e l'avrebbe trovata morta. L'anziana era a terra, con la sedia a rotelle rovesciata addosso. Gli investigatori non hanno fatto mistero di trovarsi in questo momento alle prese con un autentico rebus. Gli inquirenti hanno cominciato le loro indagini dalla scena del crimine perchè ritengono che solo analizzando nei minimi dettagli la scena che si è presentata davanti ai loro occhi possono riuscire a risalire all'assassino. Attualmente sembra da escludere l'ipotesi dell'omicidio a scopo di rapina.
Nell'abitazione sembra che non sia stato toccato nulla, e sono stati trovati al loro posto denaro e oggetti di valore. Inoltre, la porta di casa era chiusa e apparentemente senza segni di effrazione, ed anche le finestre erano perfettamente chiuse. Una circostanza questa che potrebbe essere decisiva per “leggere” il delitto e giungere in tempi brevi alla soluzione del giallo. Inoltre nè sulle finestre nè sulla porta d'ingresso sarebbero state rilevate tracce di sangue, trovato invece copioso sul pavimento. Probabilmente l'assassino conosceva le abitudini della donna, ed anche della vicina. Anche perchè sembra abbia agito in uno spazio di tempo ridotto. Resta da capire il movente. Escludendo la rapina, a quale scopo uccidere con tale violenza una donna di settant'anni costretta su una sedia a rotelle?
L'anziana aveva due figli che vivono fuori e che stanno rientrando in la Sicilia: uno è un sottufficiale dei carabinieri, l'altra è sposata con un finanziere.
Fonte:
www.gazzettadelsud.it il 09-04-2002 - Categoria:
Cronaca