E' una offesa all'intelligenza dei Pachinesi e di tutti gli uomini di buon senso politico pensare di cercare proseliti per una mozione di sfiducia del Sindaco a distanza di pochi mesi dalla elezione per inesistenti inadempienze programmatiche. In realtà dietro questa ennesima azione dirompente dell'ex maggioranza c'à sempre il vecchio vizio del movimento di Rinascita e di pochi altri fiancheggiatori, di aprire l'ennesima crisi politica a Pachino. E' mai possibile che negli ultimi dieci anni qualsiasi Sindaco abbia ottenuto il consenso maggioritario degli elettori Pachinesi, sia stato costretto a subire gli strali di continue logoranti crisi politiche organizzate sempre dagli stessi soggetti?
Anche in questa consiliatura, in tempi record, ciò è avvenuto.
Si tratta di una crisi solo Politica che trova fondamento esclusivamente nella implosione di una maggioranza fomentata da due o tre "Masaniello" di turno che, stante un'azione Amministrativa incisiva, hanno inteso ricattare politicamente il Sindaco per riconquistare degli spazi di manovra di cui evidentemente in passato hanno usufruito.
Hanno sbagliato persona, non sono disponibile a subire ricatti politici da alcuno.
In passato mi sono sforzato in ogni modo di salvaguardare gli equilibri politici della maggioranza espressa dagli elettori, dando esecuzione al mandato del direttivo politico cittadino dell'ex maggioranza che, su espressa imposizione del movimento di Rinascita, ha chiesto l'estromissione degli Assessori Tuminello e Giuliano, che avevano osato lasciare il Movimento di Rinascita per aderire al MPA. Ora Basta.
Mi pare «assurdo che lo stesso Movimento di Rinascita, che si oppose fermamente alla permanenza in Giunta degli Assessori del MPA fuoriusciti da Rinascita, chieda oggi al MPA sostegno in una azione volta alla esautorazione del Sindaco.
Allora, le cose sono due: o alcuni personaggi non sono mai usciti realmente da Rinascita per cui si giustificano tali collegamenti o alcuni esponenti di Rinascita hanno una grossa dose di faccia tosta ad aver imposto qualche mese fa la defenestrazione del MPA ed oggi a chiedere al MPA di condividere una azione politica Comune contro il Sindaco Campisi. Ho pubblicamente riconosciuto in Consiglio Comunale che quello è stato un errore politico a cui occorre porre rimedio. Se ho subito tale primo ricatto politico sollevato a soli quattro mesi dalla mia elezione dal movimento di Rinascita, questa volta non ho voluto sottostare agli ulteriori ricatti politici, preferendo affrontare una crisi politica vera. " Proprio perché ho il dovere di svolgere il ruolo che i cittadini elettori di Pachino mi hanno assegnato in maniera plebiscitaria solo pochi mesi fa, ritengo che sia mio preciso compito quello di ricercare una nuova coalizione con tutte quelle forze che credono nel concetto di lealtà politica e che abbiano la voglia di fare uscire questo Comune dalla crisi che da almeno dieci anni grava sulla testa di chiunque sia chiamato dai cittadini a svolgere la funzione di Sindaco.
Basta con i potentato politici, basta con i movimenti dei sepolcri imbiancati, basta con il ricatto politico, ammantato sotto il termine "collegialità politica". Intendo rivolgere un appello, come fece Don Luigi Strurzo, "a tutti gli uomini liberi e forti" e a tutte le forze politiche sane di questa città che intendono combattere contro il cancro della politica di Pachino ed i condizionamenti dello metastasi diffuse nei gangli vitali dei settori amministrativi di questo Ente, ricercando una diversa maggioranza di saluto pubblica che consenta al Comune di Pachino, per la prima volta, di guardare al futuro con speranza per affrontare e risolvere i problemi della collettività Pachinese.
Cordialmente
Dott. Giuseppe Campisi
Fonte:
Staff Sindaco il 09-05-2007 - Categoria:
Comunicati