Apprendo-imprendo - Bonaiuto: «Giovani apatici, presentati solo 36 progetti»

Apprendo-imprendo - Bonaiuto: «Giovani apatici, presentati solo 36 progetti» PACHINO - Il settore giovanile si dimostra un vero e proprio nervo scoperto nelle politiche sociali del territorio, dove domina non soltanto la mancanza di lavoro, ma anche lo scarso spirito di iniziativa. A evidenziarlo è stato il sindaco stesso, Paolo Bonaiuto che ha affermato: «È ora di svegliarsi da un torpore che spesso si trasforma in apatia. Basti pensare che il Comune di Pachino ha partecipato al progetto denominato Apprendo-imprendo mettendo in palio il finanziamento di 50 progetti elaborati dai giovani per aiutarli a realizzare le loro idee. «Pensavamo di dover fare una selezione dei progetti presentati, invece solo 36 progetti sono stati proposti e conseguentemente sono stati tutti finanziati. Sono rimasti ben 14 posti liberi per iniziative che, se presentate, sarebbero state certamente accolte. E pensare, - ha continuato il primo cittadino - che ogni giovane che presentava un progetto avrebbe ricevuto un migliaio di euro. Un dato che deve farci molto riflettere sull'universo giovanile locale». Il progetto Apprendo-imprendo ha avuto un iter piuttosto difficoltoso. Avviato insieme agli altri Comuni della zona sud che individuarono in Pachino l'ente capofila, inizialmente vide nel presidente del Consiglio Andrea Rabito il principale punto di riferimento. Tuttavia, dopo i primi mesi di avvio del progetto, si registrarono le prime difficoltà e i primi screzi con il Comune di Noto.

L'allora sindaco Valvo, infatti, accusava Pachino di non avere versato le somme percepite, nella sua qualità di Comune capofila, agli altri enti partner del progetto. Poi la crisi politica interna all'Amministrazione pachinese e la frattura prodottasi nei rapporti tra il sindaco Bonaiuto e il presidente dell'assemblea consiliare Rabito, portarono allo spostamento di competenze del progetto direttamente nelle mani del primo cittadino. Nel frattempo partì la campagna pubblicitaria in collaborazione con le scuole e un'intensa attività di informazione con l'affissione di manifesti e la diffusione di opuscoli informativi oltre all'apertura di uno sportello dedicato proprio all'iniziativa. I risultati, tuttavia, nel comune di Pachino, sono stati deludenti, con un numero di partecipanti ben al di sotto dei progetti finanziabili. Una dato, questo, che deve fare riflettere sulla capacità delle realtà locali di sfruttare le opportunità che il mercato del lavoro offre. Pur vivendo un momento di terribile crisi, lo scoramento forse è tale da determinare comportamenti improntati a un'apatia che è difficile da sradicare. O piuttosto, secondo altri è l'abitudine di affidarsi alla «mediazione» dei politici, in mancanza della quale nessuno pensa do poter cogliere i frutti del proprio impegno. Una sconfitta, in questo caso, per la «società civile».

salvatore marziano
Fonte: LaSicilia.it il 22-12-2011 - Categoria: Cronaca

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