"Approdo Italia" andrà in onda su Rai Tre il 14 e il 21 marzo, alle 23.30, il documentario in due puntate Approdo Italia. Diretto dal 27enne di Siracusa Christian Bonatesta e prodotto da Giuliana Del Punta per Esperia Film, racconta gli sbarchi dei migranti in Sicilia.
Protagonisti sono alcuni personaggi slegati dalle istituzioni, che hanno scelto di offrire supporto e assistenza a uomini e donne in fuga dalla propria terra.
"Ho accumulato circa 80 ore di materiale in tre mesi e mezzo passati a stretto contatto con i migranti - dice il regista - Metto a confronto alcuni episodi in stridente contrasto: ad esempio l'esperienza del centro di prima accoglienza Gertrude Maggiolini di Siracusa gestito da padre Carlo con un gruppo di volontari, e il rimpatrio forzato di 360 immigrati sbarcati a Lampedusa. Il 6 ottobre 2004 sono stati imbarcati su quattro C-130 dell'aeronautica militare e spediti in Libia; i loro polsi erano legati con delle fascette di plastica. Il film contiene anche alcune immagini girate dagli attivisti della Rete Siciliana Antirazzista".
La seconda parte rievoca il naufragio della Ioahn. La nave è affondata il 26 dicembre del 1996 al largo delle coste di Portopalo. A bordo c'erano centinaia di persone provenienti dallo Sri Lanka, dall'India, dal Pakistan. Sono annegati e il mare dell'isola è diventato un cimitero di clandestini. Bonatesta ha raccolto la testimonianze di Shakur Ahmad, uno dei 20 sopravvissuti, e di Giovanni Maria Bellu, il giornalista di "Repubblica" che nel libro inchiesta I Fantasmi di Portopalo ha ricostruito una verità a lungo negata.